Sette anni dopo la sua prima immersione nel cyberspazio, avvenuta nel 1982, Kevin Flynn è ora il presidente della ENCOM, la società informatica per la quale lavorava. Lo scopo della sua vita è quello di realizzare un mondo nel quale programmi informatici e persone fisiche possano unirsi per dare vita ad una società perfetta. Una notte, però, dopo essere andato a lavorare nella sua vecchia sala giochi, Flynn non fa più ritorno a casa. Lascia suo figlio, già orfano di madre, ai nonni ponendogli sulle spalle il peso di essere l'azionista di maggioranza della società.
Vent'anni dopo. Sam Flynn, come ogni anno, raggiunge la ENCOM Tower e ne hackerizza i server per distribuire online gratuitamente il nuovo sistema operativo creato dalla sua azienda, a dispetto del consiglio di amministrazione.
La notte seguente, una volta uscito di galera, Sam riceve la visita del vecchio amico di suo padre, suo tutore, membro del consiglio di amministrazione, Alan Bradley che gli comunica di aver ricevuto, sul suo vecchio cercapersone, una chiamata dal telefono dell'ufficio della vecchia sala giochi di Kevin. Sam, tra l'incerto e lo stupefatto, si reca nella sala giochi del padre per cercare di capire come mai e scopre, dietro ad un vecchio coin up di Tron, un accesso al laboratorio segreto del padre. Una volta raggiunta una postazione informatica inizia a trafficare e si ritrova catapultato nel mondo digitale.
Dopo tanti anni un creativo torna ad entrare nel mondo dei programmi e la sua vita non è facile da subito. Verrà catturato, messo nell'arena del Lancio del Disco, a gareggiare con i Cicli Luce ed incontrerà Clu 2.0, la routine informatica creata da sua padre a sua immagine e somiglianza per rendere perfetto il mondo, che, dalla sua posizione di dominio, lo vorrà usare per trovare Kevin Flynn ed uscire nel mondo esterno.
Durante la gara coi Cicli Luce, in un momento di difficoltà, viene salvato da Quorra, un misterioso programma dall'aspetto femminile, che lo porta ad incontrare il suo vero padre.
Da qui, i tre, cercheranno di anticipare le mosse di Clu 2.0, in cerca di una via per uscire dal "La Rete" per completare il suo programma e rendere perfetto il mondo esterno (decretandone la fine), nel raggiungere il portale usato da Sam per accedere e ritornare nel mondo reale.
Tron. 1982. Il primo film girato con effetti speciali in computer grafica associa una storia sentimentale alla visione di un mondo sconosciuto ai più: programmi, routine, schede madri, sistemi di controllo e dei vincoli di interazione tra loro. Scarso successo cinematografico, un enorme successo negli anni decretato dagli appassionati di genere, dai nerd e dalle nuove generazioni.
Tron: Legacy. 2010. Son passati trent'anni dal primo capitolo di questa storia ed è cambiata la società pronta ad accoglierlo. Se negli anni '80 del secolo scorso eravamo in pochi a conoscere l'informatica, oggi chiunque ha a che fare con un computer, con uno smartphone, con internet ed è più semplice capire quello che si vede sullo schermo gigante. Il mondo reale, nella sceneggiatura realizzata, è marginale. Serve a svolgere la parte amarcord del film, farlo apparire un sequel. Ci sono luoghi, inquadrature, musiche, cognomi, personaggi e situazioni che si rifanno al primo capitolo e permettono all'appassionato di sentirsi a casa. Il mondo virtuale è la vera ambientazione concepita dalla mente dell'esordiente, al cinema, regista di videoclip Joseph Kosinski (ambientazione che per la verità deve molto alle verticalizzazioni architettoniche dei vari Star Wars, alla grafica delle interfacce informatiche nella Next Generation di Star Trek). Un mondo informatico, La Rete, spaccata in due: la città luminosa nella quale domina Clu 2.0, per perseguire il suo scopo, e la zona esterna brulla e desolata nella quale si è rifugiato Kevin Flynn.
Una trama che include, evolvendo i concetti del primo film, riferimenti religiosi intensi: la rivolta del prediletto, creato ad immagine e somiglianza, al suo creatore, la nascita autonoma di nuove forme di vita, la meditazione zen e la comunione con la natura della Rete. Quello che si potrebbe riassumere come una vittoria della spiritualità in quello che dovrebbe essere solo un mondo materiale e programmato.
A corollare tutto una intensa colonna sonora creata dai Daft Punk, protagonisti di un cameo nella pellicola, che rende l'esperienza di questo film un percorso completo sia sotto il punto di vista audio che da quello video.
Se lo spettatore si aspettava il ruolo di Jeff Bridges relegato ad un cammeo si vedrà disatteso. Se il giovane Garrett Hedlund è il protagonista, il buon vecchio Jeff interpreta i due ruoli contrapposti di Kevin Flynn, molto vicino ad uno Jedi stile Ben Kenobi, e del deciso Clu 2.0, giovane come trent'anni fa grazie alla computer grafica. Gli altri coprotagonisti si rivelano all'altezza del loro compito: Olivia Wilde è Quorra, protetta di Kevin Flynn, ingenua e curiosa, Michael Sheen ha il doppio ruolo di Castor/Zuse, nel quale riversa diabolicità ed umorismo incrociando l'Enigmista di Batman allo Charlot di Charlie Chaplin.
Chi ha visto la versione 3D parla di un'esperienza più intensa rispetto a quella di Avatar, più essenziale meno tecnicistica, nella quale la terza dimensione visiva è utilizzata durante l'esperienza all'interno del mondo informatico e non nelle scene ambientate nella nostra realtà (ricordando un po' il "Mago di Oz" degli anni '50 del secolo scorso, nel quale era il colore a rendere diverso il mondo della fantasia dal bianco e nero di quello da cui proveniva Dorothy).
Due ore intense di un film leggero che lascia, però. riflettere sul mondo in cui viviamo oggi e la sua dipendenza dalla tecnologia. Una tecnologia che potremmo non comprendere fino in fondo e che ci potrebbe riservare delle sorprese in futuro.
Da vedere, in 3D o 2D, dopo aver dato almeno una scorsa veloce al film originale, per meglio apprezzare i riferimenti.
Titolo originale Tron: Legacy
Lingua originale Inglese
Paese USA
Anno 2010
Durata 127 min.
Genere azione, fantascienza
Regia Joseph Kosinski
Soggetto sceneggiatura originale di Brian Klugman e Lee Sternthal
Sceneggiatura Adam Horowitz, Edward Kitsis, Brian Klugman, Lee Sternthal
Casa di produzione LivePlanet, Walt Disney Productions
Effetti speciali Quantum Creations FX
Musiche Daft Punk
Scenografia Darren Gilford
Costumi Michael Wilkinson
Interpreti e personaggi
Jeff Bridges: Kevin Flynn/Clu 2.0
Bruce Boxleitner: Alan Bradley/Tron
Garrett Hedlund: Sam Flynn
Olivia Wilde: Quorra
Michael Sheen: Castor/Zuse
Cillian Murphy: Edward Dillinger, Jr.
James Frain: Jarvis
Beau Garrett: Jem
Anis Cheurfa: Rinzler
Doppiatori italiani
Rodolfo Bianchi: Kevin Flynn / Clu 2.0
Luca Biagini: Alan Bradley / Tron
Andrea Mete: Sam Flynn
Laura Lenghi: Quorra
Christian Iansante: Castor / Zuse
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