1967. Pasadena. Stati Uniti d'America. Il giorno della laurea del loro unico figlio Bejamin è un giorno importante per la famiglia Braddock, peccato che lo stesso Ben non la pensi così. La consuetudine di organizzare una festa a casa del laureato invitando parenti ed amici di famiglia, per lui, è solo un peso al quale cerca di sfuggire in tutti i modi. Solo un'amica di famiglia, la signora Robinson, cogli in lui il disagio e lo salva chiedendogli di accompagnarla a casa con la sua nuova Alfa Romeo Duetto rossa. Ben accetta, ma una volta giunti a destinazione, senza che sia riuscito a rifiutare di entrare per un bicchiere di burbon, la donna lo attira in camera da letto e si denuda di fronte a lui. Intimidito e sorpreso Ben cerca di sfuggire in ogni modo, ma con poco successo. Lo salva il ritorno a casa del marito di lei, ma la donna lo afferra prima che riesca a sfuggirle e gli sussurra che per lui sarà sempre disponibile.
Passano i giorni senza che lui riesca a smettere di pensare all'accaduto e, nella noia post laurea, decide di cedere alle lusinghe della donna sposata. Fissano un appuntamento in un albergo di lusso e si concedono l'un l'altro. La relazione intima diventa stabile, ma è solo sesso senza nessuna comunicazione.
La situazione non cambia fino al ritorno delle figlia, quasi coetanea di Ben, di Mrs. Robinson da Berkeley. La famiglia di Ben lo spinge ad invitare la ragazza ad uscire ed a conoscerla meglio. Alla fine il laureato cede e porta Elaine fuori per una serata. L'appuntamento, a causa di una promessa di Ben alla sua amante, non parte con i migliori auspici, poi, però, i due si rivelano attratti l'uno dall'altra.
Inizia una relazione turbolenta e contrastata che culmina con il matrimonio di Elaine con un compagno di Università. Benjamin tenterrà con tutto il suo cuore di opporsi a questa decisione convenzionale presa dalle due famiglie.
E' il 1967. Un anno prima dei movimenti studenteschi del 1968. Il Laureato di Mike Nichols (Chi ha paura di Virginia Woolf? come film d'esordio e poi Una donna in carriera, Cartoline dall'inferno, A proposito di Henry, Wolf, I colori della vittoria, Closer, La guerra di Charlie Wilson) dissotterra per primo i malesseri di una generazione e da loro sfogo sul grande schermo. Il conformismo ed il perbenismo di facciata vengono scossi e sconvolti dalla forte storia che il regista (che grazie a questo film conquisterà il Premio Oscar per la miglior regia) tra dal libro di Charles Webb. Tecniche di ripressa sperimentali, inquadrature particolari, corse folli in macchina, primi piani esasperati, tutto contribuisce a rendere il film incisivo ed indimenticabile.
Quando ad una buona sceneggiatura ed ad un buon regista si affiancano attori in stato di grazia il cult è servito. Le tre nomination nelle tre categorie principali, miglior attore protagonista ed attrice protagonista e non, non fanno che sottolineare il buon lavoro svolto da Dustin Hoffman, Anne Bancroft e Katharine Ross. Il giovane Dustin passa in pochi mesi da caratterisca con piccoli ruoli a stella del cinema americano proprio grazie a questo ruolo che oltra alla nomination all'Oscar gli porta anche il Golden Globe come miglior debuttante. Impacciato, indeciso, cerca di forzare gli schemi di una società che gli sta stretta in modo convincente. Anne Bancroft, colei che diventerà moglie di Mel Brooks (marito che ne piangerà la dolorosa scomparsa nel 2005), calca le scene già da una quindicina d'anni quando viene ingaggiata per interpretare l'iconico ruolo di Mrs. Robinson. Nonostante la limitata differenza d'età con il protagonista maschile del film bene si cala nel ruolo, grazie anche ad un buon trucco (seppure non sempre qualitativamente costante). Katharine Ross, Miss Robinson, è anche lei una debuttante quasi quanto Dustin Hoffman. Bella, dolce e ribelle dentro, farà sognare generazioni di spettatori, ma sarà l'attrice che meno riuscirà a sfruttare l'eccezionale onda del successo del film.
Curioso vedere come l'attempata tra Anne Bancroft e Katharine Ross ci siano solo dieci anni di differenza nella realtà, quando sullo schermo sono madre e figla, e come Dustin Hoffman sia solo quattro anni più vecchio di Katharine e sei più giovane di Anne. Miracoli della celluloide.
La colonna sonora è un esperimento azzeccato di sincronizzazione di atmosfere incredibile ed irripetibile. Simon & Garfunkel con le loro The sound of silence e Mrs Robinson segnano una generazione e regalano pezzi di musica indimenticabile a tutti gli spettatori, tanto che Simon vincerà il Grammy per la miglior colonna sonora del 1968. Le canzoni del film e le musiche di David Grusin, si possono trovare nell'album The Graduate del 1968.
Un film che scardina conformismi ed abitudini consolidate. Un film che mette a nudo un'incomunicabilità tra generazioni, ma anche una confusione nei desideri dei giovani. I ragazzi pur di andare contro alle certezze dei loro genitori sono pronti a compiere azioni spontanee delle quali ancora non comprendono le conseguenze. La scena finale del film ne è un esempio sul viso dei due ragazzi in fuga si alternano un misto di felicità, soddisfazione, incertezza e paura per il futuro, il tutto in pochi secondi. Una scena che ben interpretando i sentimenti dei ragazzi del tempo anticipa, quasi profeticamente, quello che succederà nel 1968.
Un cult da vedere e seguire. Non noioso, anzi con spunti comici che non ti aspetti e frasi memorabili da citare con gli amici.
Premi e Nomination
1968 - Premio Oscar
Migliore regia a Mike Nichols
Nomination Miglior film a Lawrence Turman
Nomination Miglior attore protagonista a Dustin Hoffman
Nomination Miglior attrice protagonista a Anne Bancroft
Nomination Miglior attrice non protagonista a Katharine Ross
Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Calder Willingham e Buck Henry
Nomination Migliore fotografia a Robert Surtees
1968 - Golden Globe
Miglior film commedia o musicale
Migliore regia a Mike Nichols
Miglior attrice in un film commedia o musicale a Anne Bancroft
Miglior attore debuttante a Dustin Hoffman
Miglior attrice debuttante a Katharine Ross
Nomination Miglior attore in un film commedia o musicale a Dustin Hoffman
Nomination Migliore sceneggiatura a Calder Willingham e Buck Henry
1969 - Premio BAFTA
Miglior film a Mike Nichols
Migliore regista a Mike Nichols
Miglior attore debuttante a Dustin Hoffman
Migliore sceneggiatura a Calder Willingham e Buck Henry
Miglior montaggio a Sam O'Steen
Nomination Migliore attrice protagonista a Anne Bancroft
Nomination Miglior attrice debuttante a Katharine Ross
1967 - New York Film Critics Circle Award
Migliore regia a Mike Nichols
Titolo originale The Graduate
Paese di produzione USA
Anno 1967
Durata 105 min
Genere drammatico
Regia Mike Nichols
Soggetto Charles Webb
Sceneggiatura Buck Henry, Calder Willingham
Produttore Lawrence Turman
Fotografia Robert Surtees
Montaggio Sam O'Steen
Musiche Dave Grusin, Paul Simon
Interpreti e personaggi
Dustin Hoffman: Benjamin "Ben" Braddock
Anne Bancroft: signora Robinson
Katharine Ross: Elaine Robinson
Brian Avery: Carl Smith
Murray Hamilton: signor Robinson
Marion Lorne: signorina DeWitte
William Daniels: signor Braddock
Elizabeth Wilson: signora Braddock
Walter Brooke: signor McGuire
Norman Fell: signor McCleery
Elisabeth Fraser: seconda signora
Richard Dreyfuss: pensionante (non accreditato)
Doppiatori italiani
Luigi La Monica: Benjamin "Ben" Braddock
Anna Miserocchi: signora Robinson
Melina Martello: Elaine Robinson
Aldo Giuffré: signor Robinson
Benita Martini: signor Braddock
Stefano Sibaldi: signor Braddock
Pino Colizzi: Carl Smith
Bruno Persa: signor McGuire
Ennio Balbo: signor McCleery
Sergio Tedesco: impiegato dell'hotel
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