martedì 23 giugno 2015

La principessa e il ranocchio


Tiana è una ragazza con un doppio lavoro ed un sogno: acquistare un vecchio zuccherificio in riva al fiume per farlo diventare il più bel ristorante di New Orleans.
Naveen è un principe diseredato dai genitori che, con il suo maggiordomo, raggiunge New Orleans per trascorrere il famoso Mardì Gras divertendosi, cacciando ragazze e suonando Jazz.
Dr. Facilier è uno stregone Voodoo che ha un solo obiettivo: diventare padrone di New Orleans per ripagare i suoi debiti in anime con gli spiriti dell'aldilà.
Le storie di questi tre personaggi ben presto si incroceranno e tireranno in ballo anche comparse minori, ma importanti: la bella e viziata Charlotte, figlia dell'uomo più ricco di New Orleans e Re del Carnevale, Louis l'alligatore jazzista, la strampalata lucciola Ray, Mamma Odie, strega Voodoo dai grandi poteri e tanti altri.
Naveen e Tania saranno legati da un incantesimo che li trasformerà in rospi, ma in quella condizione vedranno qualcosa che avevano perso di vista quando erano umani. Una maledizione è sempre tale o, qualche volta, può essere utile per aprire nuovi orizzonti?

“Cosa ti manca? Cosa non hai? Cos'è che insegui se non lo sai?” (cit. G. Morandi)
Sembra essere un po' questo il messaggio subliminale che Ron Clements, Rob Edwards, Greg Erb, John Musker, Jason Oremland, gli sceneggiatori della pellicola, lanciano agli spettatori di ogni età. I due protagonisti appaiono come le due facce della stessa medaglia: dedita al lavoro e per nulla al divertimento Tania, solo divertimento e nessuna responsabilità Naveen. I due ragazzi sembrano avere bisogno di vivere un'avventura fuori dagli schemi in cui si sono relegati ed esservi catapultati da ranocchi è il modo migliore.
Le scenografie di James Aaron Finch ci portano dritti in una calda, accogliente, New Orleans degli anni '20 del secolo scorso, durante il periodo dell'anno in cui è più animata: il Carnevale. Grazie al gran lavoro dei disegnatori si respirano a pieno sia le atmosfere cittadine che quelle di palude, tanto che dispiace non essere lì a partecipare ai festeggiamenti.
I personaggi sono ben caratterizzati. Intrigante fin dall'inizio è l'Uomo Ombra (voce italiana sia per i dialoghi che per il cantato di Luca Ward), che tanto ricorda sia l'iconico Baron Samedì della tradizione Voodoo che il Jafar di Aladin, La popolazione della palude è variopinta e divertente. L'alligatore Louis (Pino Insegno) è un pezzo da novanta a metà strada tra l'orso Balù de Il richiamo della Foresta ed il mito del Jazz Louis Armstrong. La lucciola Ray (Luca Laurenti) si distingue per la sua sincera stramberia e per quel finale un po' alla Peter Pan che lo coinvolgerà. Mamma Odie è un richiamo penetrante alla strega Voodoo di Monkey Island, che tanti videogiocatori hanno ancora nel cuore. Ben caratterizzati anche Charlotte La Bouff ed il suo Gan Papà, così come il corruttibile Lawrence (con la voce italiana di Franco Zucca). I protagonisti sono, forse, meno incisivi nella loro forma umana, sicuramente lo è Naveen. Tania è caratterizzata notevolmente meglio, essendo la protagonista della storia, con il suo background di felicità interrotta, di un sogno spezzato (funziona, ma, a dire la verità, è qualcosa di già visto).
Il film diretto da John Musker e Ron Clements (registi di due grandi successi Disney come La sirenetta e Aladdin, ai quali non mancano di offrire omaggi e ricordi agli spettatori, ad esempio i due carri durante la sfilata del Carnevale: uno dedicato a Jafar e l'altro a Tritone), è un ottimo ritorno al musical Disney grazie alla colonna sonora composta da Randy Newman. Il musicista azzecca sia le musiche di sottofondo che le canzoni principali. Tutto crea un’atmosfera tale da generare un microcosmo di quasi cento minuti in cui immergersi divertendosi. Azzeccata la scelta italiana di sfruttare al meglio le sinergie tra doppiatori per la recitazione e doppiatori per le parti cantate. A Domitilla D'Amico si affianca Karima Ammar, nei panni di Tiana, mentre in quelli del Principe Naveen troviamo sia Francesco Pezzulli che Stefano Rinaldi, per il canto.
L'idea di John Lasseter, produttore esecutivo e gran genio dietro ai successi Pixar, di riproporre al pubblico un film in animazione tradizionale come 49° Classico Disney ha solo parzialmente pagato. La lavorazione più lunga e le tecniche classiche, ma credo anche una campagna pubblicitaria poco convincente, hanno rallentato i risultati di questo ottimo film d'animazione. Un film che, comunque, ha incassato al cinema il doppio di quanto speso per produrlo e che piano piano sta salendo con le vendite in home video.

Io, devo dire, che ho amato particolarmente l'animazione sotto ogni suo aspetto. Ho apprezzato sia ciò che si muoveva in primo piano che sullo sfondo, sia le bolle d'acqua che salivano dalla palude che le psichedelie del Voodoo, le lucciole ed i fenicotteri, le rane e gli umani. Il cinema d'animazione, ormai, è imprescindibile dal digitale, ma vedere un bel film tradizionale scalda sempre l'occhio ed il cuore. Ormai, purtroppo, questo sarà sempre più una rarità. Disney non credo ne abbia in progetto altri, e questo film è ormai del 2009, lo Studio Ghibli ha chiuso e ciò che ne rimane si dedicherà a progetti piccoli. Godiamoci i colori caldi e le linee morbide di questi ultimi lavori, con un po' di nostalgia e con tanta attenzione alle nuove tecniche. Quello che più conta, però sono i messaggi che cercano di passare attraverso queste storie. Qui ce n'è uno tanto semplice quando intrigante, stiamo attenti a non perdercelo.
Titolo originale The Princess and the Frog
Lingua originale Inglese
Paese di produzione USA
Anno 2009
Durata 97 min
Genere animazione

Regia Ron Clements, John Musker

Soggetto basato sulla fiaba omonima dei Fratelli Grimm
Sceneggiatura Ron Clements, Rob Edwards, Greg Erb, John Musker, Jason Oremland
Produttore Peter Del Vecho
Produttore esecutivo John Lasseter
Casa di produzione Walt Disney Animation Studios
Distribuzione (Italia) Walt Disney Pictures
Character design Rick Maki
Animatori Dale Baer, Eric Daniels, Ian Gooding, Bert Klein
Montaggio Jeff Draheim
Musiche Randy Newman
Scenografia James Aaron Finch

Doppiatori originali

Anika Noni Rose: Principessa Tiana
Keith David: Dr. Facilier
Jenifer Lewis: Mamma Odie
Jim Cummings: Ray
Bruno Campos: Principe Naveen
Peter Bartlett: Lawrence
Michael-Leon Wooley: Louis
Jennifer Cody: Charlotte La Bouff
John Goodman: Eli "Gran Papà" La Bouff
Oprah Winfrey: Eudora
Terrence Howard: James
Ritchie Montgomery: Reggie
Jerry Kernion: Henry Fenner
Corey Burton: Harvey Fenner
Elizabeth M. Dampier: Tiana da bambina
Breanna Brooks: Charlotte da bambina

Doppiatori italiani

Domitilla D'Amico: Principessa Tiana (voce)
Karima Ammar: Principessa Tiana (canto)
Francesco Pezzulli: Principe Naveen (voce)
Stefano Rinaldi: Principe Naveen (canto)
Luca Ward: Dr. Facilier
Franco Zucca: Lawrence
Graziella Polesinanti: Mamma Odie (voce)
Maria Cristina Brancucci: Mamma Odie (canto)
Luca Laurenti: Ray
Pino Insegno: Louis
Micaela Incitti: Charlotte La Bouff
Sergio Cammariere: Senatore John
Paolo Marchese: Eli "Gran Papà" La Bouff
Angiola Baggi: Eudora
Roberto Draghetti: James
Roberto Stocchi: Reggie
Oliviero Dinelli: Henry Fenner
Ambrogio Colombo: Harvey Fenner
Giulia Tesei: Tiana da bambina
Arianna Vignoli: Charlotte da bambina
Enzo Avolio:Darnell
Vladimiro Conti: Due Dita
Stefano Mondini: Buford

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