giovedì 18 giugno 2015

Superman L'Uomo d'Acciaio 14

SUPERMAN L’UOMO D’ACCIAIO #14
(Superman Wonder Woman 11, Worlds’ Finest 24-26)
di Charles Soule, Paul Levitz, Thony Silas, AA.VV.
9788869710124
9772284402009-50014
16,8×25,6, S, 84 pp, col.
€ 4,50
 
Superman/Wonder Woman

Superman è tornato in sé ed è pronto ad aiutare la Justice League contro Brainiac ed il suo piano criminale. L'intenzione del riduttore di mondi è quella di sottrarre, attraverso il coma, le coscienze di tutti gli abitanti del pianeta. Ad essere immuni sembrano veramente in pochi e gli eroi che non lo sono devono fornire il loro aiuto dalla Fortezza della Solitudine. La superiorità di Brainiac appare schiacciante. Superman e Wonder Woman devono tentare due mosse disperate per cercare di salvare l'umanità.

Dalla coralità dei problemi sembra, quasi, una storia adatta ai canoni della Justice League (vista anche la mole di eroi impegnati). Saltando gli episodi pubblicati sull'antologico di Superman si rimane sempre un po' spiazzati. Come Lois Lane è riuscita a sfuggire al controllo mentale di Brainiac e perché è ancora verde? Come Superman è tornato in se stesso e perché non ha le pupille? Vabbè, col prossimo numero finisce.
I disegni di Silas sono affilati e cinetici, ma non dinamici. Spigolosi fin troppo sono per intenditori. A volte piacevoli a volte no, vanno a gusti.

World Finest

Power Girl e Cacciatrice sono ad un passo dal tornare su Terra-2. Con loro anche un passeggero clandestino, ma loro non lo sanno. Prima, però, devono chiudere alcuni conti in sospeso. Power Girl ha, addirittura, una pesante eredità da passare alla dott.sa Spear.
Riusciranno a tornare al loro mondo? Lo ritroveranno come lo hanno lasciato?

I disegni delle tre storie che coinvolgono le eroine di Terra-2 vanno migliorando più ci si inoltra nell'albo, ma senza mai raggiungere vette di eccellenza. Se McDaniel è il più scarso del trio, Kolins e Kirkham salvano la situazione, ma non riescono a coinvolgere il lettore. Il primo ha un tratto caotico, i secondi due molto da fumetto anni '80 del secolo scorso, caratteristica che rende la storia poco convincente.
Alla fine tutto torna nella sceneggiatura di Levitz, che ci lascia anche un'eredità che altri scrittori dovranno gestire.
Mi mancherà la Cacciatrice, Power Girl un po' meno, visto che non credo che le loro storie continueranno ad essere pubblicate in questo contenitore.

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