giovedì 20 maggio 2010

Civil War 6&7


Civil War 6

Non tutte le alleanze riescono e Namor porge il suo deciso rifiuto a Capitan America. Ad accettare l'affiliazione con i Vendicatori Segreti saranno Pantera Nera e sua moglie Tempesta, i redivivi Giovani Vendicatori e gli Eroi in Affitto (Misty Knight, Gatta Nera, Colleen Wing...).
Grazie ai suggerimenti dell'Uomo Ragno, ai dati del Punitore ed alle capacità tattiche di Capitan America un piano è pronto: l'evasione organizzata di tutti i prigionieri del carcere "42".
Anche Tony Stark ha le sue informazioni, grazie a Tigra, e riesce a interferire nel piano di Capitan America.
Iron Man non era stato l'unico ad infiltrare una spia nelle fila rivali, anche Cap c'era riuscito. Hulkiling, il mutaforma, era riuscito a carpire i piani dei governativi ed il modo in cui liberare i prigionieri e comunicarli ai ribelli.

La battaglia finale ha inizio.

Civil War 7

La prima mossa dei Vendicatori Segreti è un teletrasporto di massa, organizzato da Cloak, in modo da riportare tutti nella dimensione originale. Il teletrasporto li porta sopra Time Square.
Il caos generato dalla battaglia è enorme. Tutti si combattono sotto gli occhi basiti dei cittadini. Intervengono persino i Thunderbolts e le truppe Altantidee con Namor al loro comando.
Il clone di Thor demolisce l'ambasciata negli USA del Wakanda, combatte con la Donna Invisibile e Tempesta aiutate da Ercole. Un semidio contro il clone di un dio, ha la meglio il greco che distrugge l'androide in pezzi sparsi.
Visione riesce a bloccare i meccanismi dell'armatura di Iron Man e Capitan America ne approfitta. E' lo scontro finale. La rabbia accumulata spinge Steve Rogers a scagliarsi senza freni contro Tony Stark, la vittoria è ad un passo. Con suo stupore Cap viene bloccato dai civili che hanno assistito inermi al più grande scontro di tutti i tempi. Il simbolo della libertà dell'America si accorge di quello che la sua fazione e quella opposta hanno combinato: altri 50 morti tra i civili, danni ingenti alla città, terrore.
Steve Rogers si arrende. Si leva la maschera e la lascia cadere tra le macerie; offre i suoi polsi alle autorità.
La guerra civile finisce.
I favorevoli alla registrazione hanno vinto.
Capitan America è arrestato.
Il Punitore ne recupera la maschera e la tiene con se, fieramente.
Tony Stark viene messo a capo dello S.H.I.E.L.D. e da il via al progetto di dotare ogni stato dell'unione di un gruppo di supereroi.


Mark Millar, classe 1969, è uno sceneggiatore di fumetti di origine scozzese.
Come tanti parte dalla gavetta della sua nazione per approdare negli stati uniti per merito della DC per la quale scrive ottime storie prima di litigare, per motivi editoriali, col suo capo ed abbandonare la casa editrice (l'ultimo suo lavoro per la DC sarà Superman Red Son). Lasciata la DC, come ovvio, approda alla Marvel.
Gli vengono affidati numerosi progetti in pochi anni fino, nel 2006, a partecipare alla creazione di Civil War, una delle opere più importanti della Casa delle Idee fino ad oggi. Porta avanti progetti autonomi con la sua casa editrice, Millaworld, tra cui Kick-Ass, già al cinema negli USA e speriamo presto anche in Italia, nei quali il non politically correct la fà da padrone.
In Civil War ci propone una sceneggiatura ricca e dettagliata. Gli aspetti portanti che spingono allo scontro le due fazioni sono sottolineati con i giusti toni, gli scontri e i dialoghi che li accompagnano sono creati a puntino per la giusta atmosfera. Una storia dal ritmo intenso che fagocita il lettore senza lasciargli il tempo di distrarsi.

Steve McNiven nasce in terra di Canada. Dedito alla professione dal 1999, nel 2004 viene contattato dalla Marvel. Già nel 2006 gli viene affidato l'importante crossover di questi post. Tavole intense, ricche e precise, ma anche la lentezza di realizzazione delle stesse, lo caratterizzano. Civil War finisce, infatti, con qualche mese di ritardo rispetto alle uscite programmate. Atmosfere intense, luci ed ombre, e tratto preciso tracciano gli stati d'animo e le emozioni dei protagonisti della storia.

Una coppia perfetta ha realizzato una grande storia. Da leggere tutta d'un fiato e poi, rileggerla per apprezzare i dettagli.

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