giovedì 6 maggio 2010

Spiderman One More Day

Soltanto un altro giorno. L'Uomo Ragno si trova in una situazione difficile. Zia May è stata colpita da un proiettile destinato a lui firmato Kingpin, ed ora è in fin di vita. Tutto questo si deve agli sviluppi di Civil War durante la quale l'arrampicamuri è stato convinto da Tony Stark, Iron Man, a rivelare la sua identità segreta al mondo in modo da convincere altri eroi mascherati della bontà del programma di registrazione.
La ferita mortale di zia May scaglia Peter in un vortice di pentimenti e depressione. Per cercare di porre rimedio alla situazione cerca di interrogare tutti i più importanti scienziati che conosce: Dottor Strange, Dottor Destino, L'Alto Funzionario, Mister Fantastic ed il Dottor Octopus. Nessuno di loro gli dà una risposta positiva: May Parker è condannata a morte.
Dopo una visita in ospedale alla zia Peter incontra una bambina dai capelli rossi che gli fa cenno di seguirla. Per quanto si sforzi non riesce mai a raggiungerla. Durante l'inseguimento si trova faccia a faccia con Mefisto, l'unico che si proclama in grado di salvare la zia morente. Il prezzo è un patto con il diavolo: la sua felicità con Mary Jane, sua moglie, in cambio della vita della zia. Come classico i due avranno fino alla mezzanotte per decidere se accettare o rifiutare l'offerta.
La decisione è tanto scontata quanto sofferta. MJ e Peter accettano lo scambio, ma prima MJ pone un'ulteriore condizione alla rinuncia alla loro felicità. Avvicinandosi a Mefisto gli chiede di cancellare dalla mente della gente la conoscenza dell'identità segreta dell'Uomo Ragno; anche questo ha un prezzo, di cui non siamo a conoscenza. Mefisto acconsente, ma come ulteriore beffa li rende partecipi della notizia che la bambina inseguita da Peter era la figlia che loro due mai avranno.
Dopo l'incantesimo di Mefisto, Peter, si risveglia nella sua camera da letto in casa di zia May, con lei ancora viva, nel giorno in cui si festeggia il ritorno di Harry Osborn dall'Europa. Alla festa partecipa anche MJ che, però, ben presto, lascia con aria affranta la casa mentre gli altri brindano al "nuovo giorno".

J. Michael Straczynski mette la sua prosa a disposizione di questa storia fortemente voluta da Joe Quesada, che la disegnerà. Arrivato ad essere il capo editore della Marvel, Quesada, decide di cancellare con un colpo di spugna vent'anni di storie dell'Uomo Ragno: dal matrimonio con MJ in poi. Come di direbbe in Italia "Questo matrimonio non s'ha d'esser fatto", parafrasando il Manzoni. A Quesada il Parker sposato è sempre stato sullo stomaco ed ora è libero di rimettere le cose nell'ordine che piacciono a lui.
Inutile dire che questa storia dalla pubblicazione travagliata, da settembre a dicembre del 2007, è stata accolta con i toni più diversi dagli appassionati. Da "truffa colossale" a "evento geniale".
Nel breve sunto della trama si accennava a Mefisto. Mefisto, ispirato al Mefistofele di Faust, altri non è che un demone il cui compito è quello di stringere patti con i mortali in cambio dell'esaudimento di un loro desiderio. L'anima dello sfortunato finirà nell'Ade da dove lui proviene. Dal 1968, anno della suo nascita, ad oggi Mefisto è apparso ben poco nelle vicende del Ragno. Proprio questa soluzione al problema è stata base di accese controversie; l'opinione di Quesada è che la magia non debba essere spiegata, secondo Straczynski anche la magia ha le sue regole ed un minimo di spiegazione deve essere data.
Sotto l'aspetto puramente tecnico troviamo una Straczynski in grande forma per i primi due capitoli della saga, un po' meno negli altri due (c'è da dire che non è detto che li abbia scritti veramente lui, sembra che dopo i sentiti contrasti con Quesada ed i punti di vista diversi, emersi durante la stesura, il suo soggetto sia stato rivisto dallo stesso Quesada e da altri sceneggiatori della Marvel, tra cui Brian Michael Bendis, Mark Millar e Ed Brubaker), ed un Quesada, forse pressato da troppi impegni, altalenante. Se alcune tavole sono dettagliate e con atmosfere di ampio respiro adeguate, altre, sopratutto verso la fine, sembrano risentire dei ritardi nella pubblicazione: frequenti primi piani ed un uso intenso dei neri ne sono indice.
In America questo evento ha portato una razionalizzazione delle collane del Tessiragnatele, in Italia l'evidenza principale del nuovo corso è stato il cambio del nome della testata da "L'Uomo Ragno" a "Spiderman".

Si è voluto, secondo me, portare l'Uomo Ragno dei fumetti ad assomigliare di più a quello dei film cinematografici. Di un personaggio senza legami fissi è più facile scrivere e raccontare le avventure per immagini. L'appunto che si può fare alla Marvel è che proprio Speedy è il personaggio per mezzo del quale sono state veicolate tematiche difficili con grande abilità. Starà al gusto personale, nel leggere la storia, a giudicare se la trovata "magica" di Quesada sarà stata la via giusta od il "divorzio del secolo" poteva essere gestito in modo diverso.
Sicuramente il mondo dell'Uomo Ragno non è più quello che abbiamo conosciuto negli ultimi vent'anni, ma, da questa storia in poi, sarà più vicino a quello degli anni 70.
Solo un punto rimane fermo: "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità". (e ciò vale anche per gli chief editor).

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