mercoledì 5 maggio 2010

Gli Eterni

Questa storia non inizia nel 2005 con Neil Gaiman e John Romita Jr, bensì nel 1970 da un'idea di Jack Kirby. Dopo aver creato per decenni supereroi di tutti i tipi, in collaborazione con suo socio Stan Lee, decise che era venuto il momento di dedicarsi alla mitologia. Una mitologia personale, con spunti nuovi e comunicata per mezzo del penetrante media di massa a lui consono: il fumetto. Tale impresa l'aveva già tentata qualche anno prima per la DC Comics creando i New Gods, ma la scarsità delle vendite spinsero l'editore ad abbandonare il progetto e Kirby a tornare alla Marvel.

Cinque milioni di anni fa creature enormi e dotate di poteri e conoscenze straordinarie utilizzarono la Terra come loro laboratorio. Vi svolsero esperimenti genetici. Inseminando con sequenze genetiche studiate i progenitori della razza umana misero le basi per la creazione futura dei supereroi. Spingendosi più in là ed utilizzando giganteschi computer diedero origine, partendo dal genoma umano, a due razze opposte tra loro: i Devianti, creature tra l'amorfo e l'umano sacrificabili per esperimenti ulteriori, e gli Eterni, esseri immortali e semidivini (faremo conoscenza con semidei ispirati sopratutto al pantheon greco: Zuras è Zeus, Ikaris è Icaro, Makarri è Mercurio ecc).
Il tasso di crescita spropositato della popolazione dei Devianti permise loro di conquistare il mondo, gli umani, ancora ad un basso livello evolutivo, non erano in grado di contrastarli. Dalla loro posizione di dominio decisero, quindi, di espandersi ulteriormente ed iniziarono ad interessarsi agli Eterni. Nonostante la popolazione degli Eterni fosse di numero nettamente inferiore a quella dei Devianti, grazie ai poteri straordinari di cui erano dotati, riuscirono a resistere agli attacchi. Ben presto il degenerare in una guerra divenne inevitabile. All'apice del conflitto i Celestiali furono costretti ad intervenire spazzando via i Devianti e mettendo, nuovamente, il mondo nelle mani del genere umano.

Al giorno d'oggi facciamo conoscenza con Mark Curry, internista al Bellevue Hospital Centre di New York.Una vita tranquilla tra il suo piccolo appartamento e l'ospedale inizia ad essere sconvolta da visioni di un passato impossibile da ricordare in cui fuggeva o combatteva essere mostruosi.
Un incontro apparentemente casuale con uno stano tizio, Ike Harris, gli sconvolge la vita. Costui che cerca di convincerlo che le sue visioni non sono fantasie di un pazzo, ma ricordi di una vita da semidio imprigionato in un corpo umano. Quando Harris viene ricoverato nel suo ospedale e poi sparisce per mani di uomini misteriosi, ed a seguito all'incontro con una ragazza dai poteri misteriosi, inizia a credere che nelle parole dell'estraneo vi sia un fondo di verità.
Scopriamo che gli Eterni, i pochi che ancora esistono, sono tra noi ed i Devianti pure. La popolazione deviante sopravvissuta, nascosta agli occhi degli umani, sta cercando per mezzo di un Eterno traditore di risvegliare l'unico Celestiale che si era opposto al loro sterminio, alla conclusione della prima guerra, e sepolto sulla Terra. Hanno bisogno di aiuto per riattivarlo ed ottenere la loro vendetta sugli Eterni e sul genere umano.

Un'ottima prova narrativa, a sostegno di un intreccio alquanto complicato, ricco di sottotrame e sfaccettature psicologiche, di Neil Gaiman (autore tra l'altro del ciclo narrativo di Sandman) sostenuto nei disegni da un figlio d'arte della Casa delle Idee, John Romita Jr.
Il calarci in un mondo contemporaneo, ma allo stesso tempo alternativo, ci viene reso semplice dagli elementi inseriti dagli autori. Il seguire l'evoluzione di Mark Curry da semplice essere umano disagiato ad Eterno ci lascia sorgere spontanee domande su quello che ci circonda e sul nostro modo di interagire con esso.

Non ho letto gli Eterni di Kirby, ammetto anche osteggiato dallo stile grafico puntinato dell'autore che mi ha tenuto lontano per anni dai fumetti americani, ma dalle informazioni raccolte in rete questo ne è un degno seguito. Personalmente ho trovato la lettura non eccessivamente coinvolgente. Non è un'opera che ti spinge forsennatamente a girare pagina dalla smania di sapere quello che succederà dopo. Si lascia leggere e pretende le sue pause, ma tutto sommato è piacevole. Acquistato per errore si è dimostrato essere un interessante diversivo culturale.
La domanda, a cui potrò rispondere solo dopo aver letto gli Eterni originali, a cui rispondere è: ce n'era proprio bisogno?

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