lunedì 17 maggio 2010

Spiderman Back in Black

Back in Black non vuol dire che Peter Parker si sia messo a suonare e cantare con gli AC/DC in una nuova edizione del loro vecchio album.
Back in Black catapulta Peter in un vortice di tristezza e violenza tale da spingerlo ad indossare nuovamente il vecchio costume nero, apparso per la prima volta negli anni '80 del secolo scorso.
Back in Black è l'antefatto di One More Day. In questa avventura uno scagnozzo di Kingpin spara Zia May che, ferita gravemente, finisce in coma. Un duro colpo, che si aggiunge alla ferita fresca della morte di Capitan America, per l'Uomo Ragno. Peter sprofonda in una depressione che lo far riflettere sulla sua condizione di supereroe. Smascheratosi davanti a tutti per sostenere la causa della registrazione al fianco di Iron Man ha messo in pericolo la vita dei suoi cari ed ora deve cercare di far qualcosa per rimettere in carreggiata la sua esistenza. Il vecchio costume rosso e blu è danneggiato e, scavando nell'armadio, ritrova quello nero, che meglio si addice al suo stato emotivo. Qui iniziano le sue investigazioni per trovare il mandante del ferimento di Zia May. Riesce a trovare l'attentatore e non gli risparmia una buona dose di violenza. L'uomo viene picchiato, strapazzato, lanciato da una finestra; è, talmente contuso da rompersi un braccio. Quando è sul punto di parlare un cecchino gli spara e lo uccide. L'Uomo Ragno si mette all'inseguimento del cecchino e, finalmente, scopre che il mandate di entrambi gli attentati è Kingpin. Il boss della criminalità è rinchiuso a Riker's Island, il principale carcere di New York, e Peter vi si reca per mettere in pari i conti. L'Uomo Ragno si leva la maschera ed affronta, massacra ed umilia il suo avversario nei panni di Peter Parker. Kingpin aspetta la morte, ma Spidey lo lascia solo ed umiliato, circondato da altri carcerati che diffonderanno la notizia della sconfitta epocale subita del re della mala. A quel punto il regno di terrore instaurato dal criminale inizierà a scricchiolare e chiunque potrà contrastarlo.

Contemporaneamente Eddie Brock, ospite di Venom dopo Peter, ricoverato nel medesimo ospedale di Zia May per problemi mentali ed allucinatori, ritiene che il suo compito sia quello di uccidere May Parker. Con indosso un costume, acquistato in negozio, come quello del Ragno Nero si spinge fino quasi ad ucciderla, ma alla fine riesce a rinsavire. A Peter, giunto nel luogo all'ultimo momento, riuscirà a dire di aver combattuto il male dentro di se e si getterà dalla finestra. L'Uomo Ragno non può permettere che una vita si spenga in quel modo e lo salva all'ultimo centimetro.

J. Michael Straczynski scrive una storia ben congegnata. Esamina l'aspetto più oscuro del carattere dell'Uomo Ragno. Messo alle strette dalla possibile perdita della Zia, sconvolto dalla morte di Steve Rogers mette in luce il carattere deciso e vendicativo che ognuno di noi nasconde sotto la sua scorza quotidiana. Lo spingerà sino a paragonarsi ad i criminali che ha sempre combattuto. Una storia ben costruita, che non risente influenze di altri scrittori, come accadrà in One More Day.
Ron Garney ha uno stile nel disegno che non è tra i miei preferiti, ma che ben si adatta alle atmosfere crude e dure descritte nella sceneggiatura della storia.
La scelta dei colori utilizzati da Matt Milla appesantisce un po' la lettura, ma non pregiudica la qualità dell'albo.

Tutto sommato una lettura interessante per gli appassionati del Ragno e del transitorio costume nero (trovata editoriale discutibile utilizzata per rinverdire le vendite dell'Uomo Ragno nel 1984 durante le Guerre Segrete).

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