martedì 18 maggio 2010

Civil War - Parte 1&2

E' da tanto che volevo parlare di questo evento della Casa dell'Idee del 2006. La Marvel, sotto lo slogan «Tu da che parte stai?», ha intrapreso una strada lungo la quale vecchi amici si separeranno ed altri scopriranno di pensarla allo stesso modo.

Il modo migliore per trattare questa epica saga. scritta da Mark Millar e disegnata da Steve McNiven, penso sia quello di affrontare ogni capitolo come se ognuno fosse una singola storia. Tanti sono gli intrecci, tante sono le sottotrame che un semplice riassunto banalizzerebbe il lavoro di grandi autori.

Civil War 1

La nuova moda dei reality non lascia indifferenti neanche i giovani con superpoteri. Il momento di maggiore ascolto è, naturalmente, durante la caccia ed il combattimento contro l'avversario di turno.
Localizzato il criminale Nitro, e la sua gang, a Stamford (Connecticut), i New Warriors. vi si recano per arrestarlo. Vistosi in difficoltà il criminale si affida al suo superpotere per esplodere come una bomba. La deflagrazione, in un centro urbano, crea un disastro immane: 600 vittime, tra cui molti bambini di una vicina scuola, gli altri criminali che erano con lui e gli stessi New Warriors.
La diretta televisiva non può far altro che documentare l'accaduto. I media si scagliano contro i New Warriors e la loro spregiudicatezza, incolpandoli del disastro.

Agli immediati soccorsi portati dal poliziotti, infermieri e vigili del fuoco si affiancano quelli degli X-Men e dei Vendicatori. Una tensione crescente aleggia nell'aria. La gente comune guarda con sospetto gli eroi che fino a poco prima aveva venerato. La consapevolezza che queste tragedie si possono verificare li sconvolge. Johnny Strom, la Torcia Umana, viene assalito da una folla inferocita, e picchiato fino a cadere in coma. Il funerale delle vittime è segnato dall'aggressione verbale di una madre di uno dei bambini deceduti nell'esplosione a Tony Stark/Iron Man: l'asse dell'accusa è di essere un cattivo modello per le nuove generazioni.

Già da qualche tempo il congresso americano aveva intenzione di porre ai voti la Legge di Registrazione dei Superumani, l'avvenimento di Stamford non fa altro che accelerare i tempi.
Il Baxter Building, sede dei Fantastici Quattro, diventa punto di raduno di molti eroi al fine di discutere le conseguenze dell'incidente e della Legge. Come il cordoglio è unanime sul primo punto tanto il disaccordo è evidente sul secondo. Una delle figure più carismatiche tra gli eroi è, però, assente: Capitan America.
Di Cap tutti conoscono l'identità segreta, tutti sanno che il suo alter ego civile è Steve Rogers, per questo viene scelto dallo S.H.I.E.L.D. come leader di una squadra governativa con il compito di perseguire e catturare tutti coloro che non vogliano registrarsi. La risposta di Capitan America lascia spiazzati i vertici dello S.H.I.E.L.D.: lui non ha alcuna intenzione di accettare l'incarico. Rifiutare di fare rispettare una legge è motivo di sofferenza per lui, ma ancora più grave sarebbe far rispettare una legge che vada contro la libertà del singolo individuo. Il suo rifiuto lo obbliga a fuggire all'arresto rendendolo, così, un latitante.

Dallo S.H.I.E.L.D. la notizia del rifiuto e della fuga di Capitan America rimbalzano fino alla Casa Bianca. Il Presidente degli Stati Uniti è preoccupato che tale azione possa spingere altri supereroi a nascondersi per ribellarsi alla legge. Iron Man lo rassicura, se Capitan America non farà rispettare la legge ci penserà lui: il suo primario obiettivo sarà quello di catturare il suo vecchio amico Steve Rogers.

Civil War 2

Il Congresso degli Stati Uniti non perde tempo e nel giro di una settimana mette in pratica il Protocollo di Registrazione dei Superumani. La rapida azione degli Governo non ha impedito, nel frattempo, ad altri eroi di unirsi a Capitan America ed a ribellarsi.
La Registrazione procede a buon ritmo; da subito sono 28 gli eroi registrati liberi di agire allo scoperto. Il loro operato torna ad essere apprezzato dalla gente. Persino il persecutore storico dell'Uomo Ragno, il direttore dei Daily Bugle, JJ Jameson sostiene a piene colonne sul suo quotidiano la nuova legge: il suo sogno si realizza, gli eroi non possono più fare quel che vogliono, ma devono rispondere a qualcuno delle loro azioni.

Un alone di mistero avvolge il leader dei Fantastici Quattro, Reed Richards, dopo un incontro con Iron Man. Gli viene affidato, a nome del Governo, un progetto top secret chiamato "42", nessuno ne deve essere messo a conoscenza. La tensione sale, ma nemmeno sua moglie riesce a carpirgli un indizio.

Le forze dell'ordine non restano con le mani in mano. Guidate dallo S.H.I.E.L.D. coronano la loro caccia con la cattura di tutti i membri dei Giovani Vendicatori. Una mossa inaspettata di Capitan America e di altri ribelli riesce, però, ad impedire che i prigionieri vengano deportati in una nuova super prigione. Il noto progetto "42" si rivela essere un complesso detentivo, sito nella zona negativa, e realizzato secondo i dettami di Reed Richards, adatto ad impedire la fuga ed assicurare l'esilio dei rivoltosi nell'altra dimensione.
Scopriamo che i ribelli non sono così disorganizzati. In barba ai loro cacciatori la sede in cui trovano rifugio altro non è che un base segreta dello S.H.I.E.L.D., nota soltanto al vecchio comandante, scomparso da tempo, Nick Fury. Il Generale Fury non si limita a dare ospitalità agli eroi ribelli, ma cerca di fornire loro nuove identità segrete.

La mossa a sorpresa viene da Iron Man. Tony Strak riesce a convincere, facendo leva sulla delusione che il ragazzo prova nei confronti dell'operato di Capitan America, l'Uomo Ragno ad accompagnarlo a Washington.
L'Uomo Ragno si avvicina al microfono per una dichiarazione in diretta televisiva e, con un colpo di teatro, si leva la maschera: «Mi chiamo Peter Parker, e sono l'Uomo Ragno da quando avevo 15 anni. Qualche domanda?».

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