Il giovane Hutter è un rampante agente immobiliare nella Brema del 1838. Il suo principale riceve un'interessante incarico di cercare casa ad un ricco conte carpatico, di nome Orlok, che ha deciso di trasferirsi in città dalla sua terra natale. Trovata una magione in vendita adatta allo scopo, proprio di fronte alla residenza Hutter, il giovane dipendente viene inviato in Carpazia a chiudere il contratto. Sul suo cammino incontra le superstizioni locali: storie di fantasmi, maledizioni e sparizioni proprio nei dintorni dell'attuale abitazione del Conte. Sul comodino dell'ultima locanda in cui si ferma trova, addirittura, un libretto che lo informa e mette in guardia dell'esistenza di una creatura sanguinaria il Nosferatu, un vampiro che si nutre di sangue umano. Spavaldo come un moderno giovane di città, incurante degli avvertimenti si reca al castello in piena notte e viene ricevuto dal Conte in persona.
A cena un incidente, una ferita provocata con il coltello del pane al dito di Hutter, lascia scorrere qualche goccia di sangue e risveglia strani interessi del Conte Orlok. Turbato Hutter si risveglia stando nel suo letto con due strani segni sul collo.
La trattativa per la casa va a buon fine. Hutter sempre più debole riesce a fuggire dal castello e viene ricoverato in un ospedale. Il Conte si trasferisce nella nuova residenza di Brema e la città viene sconvolta da un'epidemia di strana peste, che si manifesta con due buchi ravvicinati sul collo delle vittime.
Solo il ritorno in patria di Hutter stesso potrebbe mettere fine al mistero.
Capolavoro di Friedrich Wilhelm Murnau del 1922, questo film è sopravvissuto ai decenni solo grazie alla caparbia volontà del regista stesso. Ispirato fortemente, il tribunale dell'epoca lo definirà un plagio, al Dracula di Bram Stoker, racconta una classica storia di vampiri. La famiglia Stoker farà causa al Murnau che sarà obbligato a bruciare tutte le copie del film. Se ne salverà solo una, quella giunta ai giorni nostri. Tale copia verrà curata, restaurata e protetta nel corso degli anni da diverse case editrici e proposta su vari supporti, tutti con caratteristiche d'eccellenza.
Si tratta di un film muto. Per chi nell'era di internet, del blueray, del dolby digital non sapesse cosa sia un film muto: è la proiezione di una pellicola girata in bianco e nero con accompagnamento di musiche d'atmosfera e dialoghi presentati con cartelli da leggere tra una scena e l'altra. La caratteristica degli attori dei film dell'inizio del secolo scorso era quella di essere dotati di gran mimica facciale. Tale condizione era necessaria in modo da rendere ridotta la necessità di cartelli e permettere la rappresentazione di concetti con la solo loro presenza sullo schermo. Gli attori scelti ne sono consci e ben si cimentano nella prova. Gustav von Wangenheim che interpreta il giovane e spavaldo Hutter ci rende partecipe della nascita dei suoi dubbi, timori, paure, preoccupazioni. Max Schreck ci terrorizza con la sua feroce superiorità di essere immortale e fame di sangue umano.
Il film mantiene la sua forza comunicativa espressionista anche con il passare dei decenni. Dimostrazione di come un film semplice, per i canoni odierni, possa giungere a toccare le corde giuste dello spettatore nonostante il tempo che passa. Immagini, fotogrammi, della pellicola sono ormai entrati nella memoria degli appassionati di genere e non. Quante volte in altri film abbiamo visto richiamate le scene caposaldo di quest'opera. L'ombra del Nosferatu che sale le scale, la sua mano artigliata, il suo sorgere dalla bara. Film più o meno seri ne hanno attinto per rendergli omaggio. Provate a cacciare le citazioni in "Frankestein Junior", "Nightmare", "Dracula, morto e contento", "Dracula di Bram Stoker".
Come naturale, per un film così datato, leggende sulla sua lavorazione sono fiorite nel tempo. La più suggestiva è quella che vuole lo stesso Murnau ad interpretare il ruolo di Orlok e non il citato Max Schreck. Fonti accreditate vogliono che sia il regista, pesantemente truccato, ad impersonare il Nosferatu della leggenda.
Per farsi una serata interessante nel mito del vampiro vero, e non di quello vegetariano dei giorni nostri, il mio suggerimento è quello di procurarsi i seguenti titoli in vhs/dvd/blueray: "Nosferatu" del 1922 di Murnau, "Nosferatu, il principe della notte" del 1979 di Werner Herzog con Klaus Kinski (il remake ispirato dal film) e "'L'ombra del vampiro" del 2000 di E. Elias Merhige con John Malkovich nella parte di Murnau e Willem Dafoe in quella di Schreck.
Titolo originale Nosferatu, eine Symphonie des Grauens
Paese Germania
Anno 1922
Durata 94 min
Colore B/N
Audio muto
Genere horror
Regia Friedrich Wilhelm Murnau
Soggetto Bram Stoker (romanzo), adattamento di Henrik Galeen
Sceneggiatura Henrik Galeen
Produttore Prana Film Berlin GmbH
Fotografia Günther Krampf, Fritz Arno Wagner
Musiche Hans Erdmann
Scenografia Albin Grau
Interpreti e personaggi
Max Schreck: Conte Orlok
Gustav von Wangenheim: Hutter
Greta Schröder: Ellen Hutter
Alexander Granach: Knock
Georg H. Schnell: Harding
Ruth Landshoff: Annie
John Gottowt: professor Bulwer
Gustav Botz: dottor Sievers
Max Nemetz: capitano del Demeter
Wolfgang Heinz: primo marinaio
Albert Venohr: secondo marinaio
Guido Herzfeld: oste
Hardy von Francois: medico dell'ospedale
Heinrich Witte
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