lunedì 29 agosto 2011

Persepolis

Una ragazza all'aeroporto di Paris-Orly, Parigi, Francia, si copre la testa con il velo islamico prima di imbarcarsi su un volo diretto a Teheran. La strada verso il gate le si fa pesante e si siede a fumare una sigarette pensando al passato.
Nei suoi ricordi è Marjane, una bambina allegra e divertente, che cresce in un paese sul quale vige la dittatura dello Scià. Come sempre la dittatura non è vista di buon occhio ed anche nella sua famiglia, di estrazione borghese, i suoi genitori sperano nell'avvento della democrazia e nella caduta dello Scià.
La caduta c'è. I prigionieri politici, ingiustamente arrestati sotto la dittatura, vengono liberati e tra di essi lo zio di Marjane. Lo zio viene ospitato nella casa di Marjane e lei rimane affascinata dai discorsi e dai racconti che lui le fa. Le sue battaglie per il permettere al comunismo di emergere, la sua fuga in URSS, i suoi studi a Mosca e la sua cattura, tutte queste avventure diventano i sogni della bambina.
La situazione presto cambia. Quello che il popolo riteneva un barlume di democrazia diventa la Rivoluzione Islamica. Le regole si conformano a quelle dell'interpretazione del Corano data dai capi religiosi del Paese. I simpatizzanti comunisti vengono arrestati, così lo zio di Marjane, e condannati a morte.
Lo scoppio della guerra tra Iran e Iraq mette la popolazione in pericolo, sia per i bombardamenti che per le restrizioni applicate dai governanti sugli usi e costumi dei cittadini. Marjane viene mandata a studiare in Austria al liceo francese di Vienna. Se il suo primo asilo era il collegio con le sue strane regole e le poche amicizie, la casa in cui trova rifugio dopo è ancora peggio. La solitudine la vince fino a quando non trova un ragazzo che crede essere perfetto per lei. La relazione non funziona. La delusione la spinge a vivere sotto i ponti. Una situazione tanto difficile da procurarle un bronchite che la riduce in fin di vita. Dall'ospedale chiama i genitori chiedendo di poter tornare a casa.
Al suo rientro si accorge come il rientro si sia fatto più duro e severo. La polizia reprime qualsiasi libertà, i costumi, rischiando di corrompere anche l'animo di Marjane. La ragazza non ce la fa è torna in Europa, Parigi è la sua nuova casa.
E' lei la ragazza a Orly che deve decidere se tornare a trovare i suoi, nonostante abbia loro promesso di non tornare mai più in Iraq, per il suo stesso bene.

Il film è tratto da una graphic novel (come si ama dire adesso per i fumetti autoconclusivi) autobiografica scritta da Marjane Satrapi (regista del film con Vincent Parannaud). Realizzato con diverse tecniche grafiche: bianco e nero, nello stile delle graphic novel originali per il flashback, colori per le scene ambientate ai giorni nostri, teatro delle ombre per le sezioni della narrazione storica, restituisce allo spettatore un coinvolgimento elevato in ogni situazione.
I vent'anni di vita di Marjane sono il filo che ci conduce attraverso una storia in occidente sconosciuta su come l'Iraq è diventato quello che è. I fatti ci narrano con cruda realtà il modo in cui il regime si è imposto nelle scuole, nella vita privata, ad ogni livello, nel Paese fino a traviare od assassinare le menti più liberali per poter dominare incontrastato. Marjane alla fine è una ragazza fortunata ad avere genitori che economicamente la possono aiutare nei suoi espatri, salvandole la vita. Uno spirito libero che nel suo Paese natale avrebbe problemi a vivere, ma che all'estero può comunicare agli altri la situazione dei suoi concittadini e chiedere aiuto per loro, a gran voce. Dopo qualche fallimento personale, raccontato nel film, riesce con la settima arte a far sentire la sua voce. Il film candidato all'Oscar è stato visto da milioni di persone ed il grido d'aiuto lanciato dalla Satrapi è stato sentito in molti Paesi occidentali. Nella speranza che un aiuto concreto arrivi nella sua terra d'origine possiamo diffondere il suo messaggio.

Da vedere per riflettere e ragionare, capendo quanto siamo fortunati a non subire oppressioni dirette come quelli di certi paesi rigidamente islamici. D'accordo abbiamo altri problemi, ma per ora nessun libero pensatore è stato arrestato o fatto sparire, al massimo escluso dalle televisioni.

Titolo originale Persepolis
Paese Francia
Anno 2007
Durata 95 min
Cromia b/n

Genere Animazione
Regia Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud
Soggetto Marjane Satrapi (graphic novel)
Sceneggiatura Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud
Casa di produzione Sony Pictures Classics
Montaggio Stéphane Roche
Musiche Olivier Bernet
Scenografia Marisa Musy
Doppiatori originali
Chiara Mastroianni - Marjane Satrapi
Catherine Deneuve - Tadji Satrapi, la madre
Simon Abkarian - Ebi Satrapi, il padre
Gabrielle Lopes Benites - Marjane da piccola
Danielle Darrieux - Nonna

Doppiatori italiani
Paola Cortellesi - Marjane Satrapi
Licia Maglietta - Tadji Satrapi, la madre
Sergio Castellitto - Ebi Satrapi, il padre
Angelica Bolognesi - Marjane da piccola
Miranda Bonansea - Nonna

Premi
Festival di Cannes 2007: Premio della giuria
2 Premi César 2008: miglior adattamento, migliore opera prima

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