Negli anni 80 a Gotham City qualcuno non vuole che il crimini dilaghi e si impegna per arginarlo. Non è il sindaco. Non è la polizia. E' un uomo vestito da pipistrello. Batman. Una genesi tragica ha portato Bruce Wayne, miliardario amante della bella vita, a diventare un vendicatore a protezione della sua città. Gli affari loschi Carl Grissom sono una grande piaga ed il suo braccio destro Jack Napier è il crudele esecutore delle sue missioni. L'equilibrio si spezza quando Jack inizia ad andare a letto con la donna di Carl. Una volta saputolo, il boss, invia il suo secondo ed i suoi scagnozzi in una trappola da lui organizzata in una fabbrica chimica. Ad attenderli sul posto ci sono sia la polizia che Batman. E' proprio la presenza di quest'ultimo a causare l'incidente che genererà la sua più grande nemesi. Quando Jack spara all'uomo pipistrello il proiettile viene rimbalzato e si ferisce, perde l'equilibrio e cade in una vasca di rifiuti radioattivi. Viene creduto morto, ma non è così. Sopravvissuto si reca da un chirurgo plastico illegale e si fa sistemare. La situazione è, però, disperata: il volto è, e sarà per sempre, sfigurato. Nasce il Jocker.
Il Jocker comincia a terrorizzare la città e Batman stesso deve scendere sul suo stesso piano se vuole affrontarlo e sconfiggerlo. Lo scontro finale avrà luogo sull'altissima cattedrale di Gotham. Solo uno di loro sopravvivrà.
48 milioni di dollari nel 1989, tanto è costato questo film di Tim Burton dedicato al mitico eroe dei fumetti della DC Comics. Il gotico regista ed i suoi collaboratori hanno creato una città oscura, cupa ed immersa nella malvagità nella quale è difficile vedere uno spiraglio di speranza. Hanno messo sul piatto personaggi di contorno importanti come Harvey Dent, il procuratore distrettuale che diverrà Due Facce, il commissario Gordon, tutore della legge della città, e Vicki Vale, fotografa impegnata unico punto di bianco per tutto il film, il tutto per dare un degno palcoscenico a due dei più memorabili avversari dei fumetti. Nei panni del cattivo troviamo Jack Nicholson in ottima forma, in quella che forse è la sua seconda performance migliore dai tempi di Shining (nella versione italiana lo aiuta anche il doppiaggio di Giancarlo Giannini). Il celebre attore riesce ad incarnare l'incontrollata follia che possiede il criminale ancora da prima che diventi il Jocker. Gli autori hanno creato una genesi originale ed azzeccata di questo personaggio tanto che nell'immaginario collettivo tranquillamente sostituisce quella originale dei fumetti di Bob Kane. Nei panni del suo antagonista un attore sia comico che drammatico allora semisconosciuto al grande pubblico: Michael Keaton. Profondità e spessore vengono dati al personaggio da questo attore che mette in evidenza come non sia Batman la maschera che Bruce Wayne indossa di giorno, ma come si Wayne il travestimento che Batman è costretto ad usare di giorno, attendendo di tornare in azione la notte. Tanti, sia all'epoca che oggi, hanno criticato Keaton per non essere riuscito a far emergere la figura del vendicatore mascherato sopra a quella del Jocker (e questo discorso è stato fatto anche per il secondo capitolo nei confronti del Pinguino). A mio parere, invece, il lavoro fatto dall'attore sui suoi due personaggi hanno definito quello che è uno dei migliori Batman/Bruce Wayne cinematografici di sempre. Se andiamo a vedere i lavori di Nolan sulla saga del Cavaliere Oscuro ed il suo attore, Bale, tanto di quanto mettono loro sul piatto deriva dalla caratterizzazione originale data nel 1989 da Keaton.
Come ricordato siamo alle porte degli anni 90 e girare un film di supereroi risulta rischioso, gli effetti speciali rischiano di non essere all'altezza di quanto immaginato dai lettori di fumetti. Burton ed il team di scenografi e costumisti crea un mondo che funziona. Di questo mondo fanno parte la, forse, migliore Batmobile di sempre ed una grande Bat suite. Certo Keaton aveva qualche difficoltà a girare la testa e con la visione periferica, ma vogliamo mettere l'effetto scenico di quel costume nero, in lattice e pesantissimo, quando appariva alle spalle dei nemici o gli dava la caccia? Evocativo, niente da aggiungere.
A far da contorno al piatto principale si aggiungono Jack Palance, la faccia di cuoio di tanti film western, nei panni di Carl Grissom, ma sopratutto Kim Basinger in quelli di Vicki Vale. La Basinger è bellissima, ad anni di distanza assomiglia alla Evangeline Lilly di Lost, bionda, vestita spesso di bianco a dare speranza e luce in una città oscura. Allo spettatore suggerisce l'idea di essere una ragazza si esperta di vita pericolosa, per via del suo lavoro, ma anche spiazzata nel trovarsi tra i due fuochi più caldi della città: contesa dal Jocker e da Batman, che sa essere Wayne.
Infine, azzeccata la musica del tema di Danny Elfman e persino piacevoli le canzoni di Prince.
Batman di Tim Burton risente degli anni solo sul ritmo narrativo, ma solamente perché non sono presenti effetti visivi in computer grafica ai quali i film tratti dai comics ci hanno abituato in questi anni. Sotto ogni altro punti di vista è un film attuale che molto ha da insegnare ad altri più recenti (citiamo Ghost Rider su tutti). Una piacevole visione, una storia interessante, attori di livello in ogni ruolo ed un lavoro per la realizzazione di tutto rispetto ancora adesso.
Per chi non l'ha visto un must da vedere, per chi ne ha già goduto, beh perché smettere?
Titolo originale Batman
Lingua originale inglese
Paese USA, Regno Unito
Anno 1989
Durata 126 min
Genere azione, fantastico, supereroi
Regia Tim Burton
Soggetto Sam Hamm, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane
Sceneggiatura Sam Hamm, Warren Skaaren
Produttore Jon Peters, Peter Guber
Produttore esecutivo Benjamin Melniker, Michael E. Uslan
Casa di produzione Warner Bros.
Distribuzione (Italia) Warner Bros. Italia, Warner Home Video, Laserdisc: Warner Home Video
Fotografia Roger Pratt
Montaggio Ray Lovejoy
Musiche Danny Elfman, Prince (canzoni)
Scenografia Anton Furst
Costumi Bob Ringwood, Tony Dunsterville
Interpreti e personaggi
Michael Keaton: Bruce Wayne/Batman
Jack Nicholson: Jack Napier/Joker
Kim Basinger: Vicki Vale
Robert Wuhl: Alexander Knox
Michael Gough: Alfred Pennyworth
Pat Hingle: Comm. James Gordon
Jack Palance: Carl Grissom
Billy Dee Williams: Harvey Dent
Lee Wallace: Sindaco Borg
Tracey Walter: Robert "Bob" Hawkins
William Hootkins: Ten. Max Eckhardt
Jerry Hall: Alicia Hunt
Bruce McGuire: Peter McElroy
George Roth: Eddie, il rapinatore
Christopher Fairbank: Nic, il rapinatore
Garrick Hagon: Harold, il turista
Joe Soresi: Medico
Hugo E. Blick: Jack Napier da giovane
Paul Birchard: Reporter
Doppiatori italiani
Luca Biagini: Bruce Wayne/Batman
Giancarlo Giannini: Jack Napier/Joker
Paila Pavese: Vicki Vale
Stefano De Sando: Alexander Knox
Silvio Spaccesi: Comm. James Gordon
Luigi Pistilli: Alfred Pennyworth
Gianni Musy: Carl Grissom
Paolo Buglioni: Harvey Dent
Sandro Pellegrini: Sindaco Borg
Ennio Coltorti: Ten. Max Eckhardt
Lisa Genovese: Alicia Hunt
Fabrizio Pucci: Peter McElroy
Loris Loddi: Eddie, il rapinatore
Pasquale Anselmo: Nic, il rapinatore
Carlo Valli: Harold, il turista
Luigi Ferraro: Medico
Giancarlo Giannini: Jack Napier da giovane
Premi
Premio Oscar 1990, per la migliore scenografia (Anton Furst)
ASCAP Film and Television Music Awards 1990: Miglior Canzone Eseguita per un Film (Prince)
BMI Film & TV Awards 1990: Premio Migliori Musiche per Film (Danny Elfman)
Brit Awards 1990: Miglior Colonna Sonora (Danny Elfman)
Saturn Award 1991: Premio dei Presidenti (Tim Burton)
Evening Standard British Film Awards 1990: Miglior Scenografia (Anton Furst)
2 Premi ai People's Choice Awards 1990:
Film Drammatico Preferito (Tim Burton)
Film Preferito (Tim Burton)
5 nomination ai Saturn Award 1991:
Miglior Attore (Jack Nicholson)
Miglior Costumi (Bob Ringwood)
Miglior Film Fantastico (Tim Burton)
Miglior Trucco (Paul Engelen, Lynda Armstrong, Nick Dudman)
Miglior Attrice non Protagonista (Kim Basinger)
6 nomination ai BAFTA 1990:
Miglior Attore in un Ruolo non Protagonista (Jack Nicholson
Miglior Costumi (Bob Ringwood)
Miglior Trucco (Paul Engelen, Nick Dudman)
Miglior Scenografia (Anton Furst)
Miglior Suono (Don Sharpe, Tony Dawe, Bill Rowe)
Migliori Effetti Speciali (Derek Meddings, John Evans)
Nomination al Premio Golden Globe 1990: Miglior Performance di un Attore in un Film - Commedia/Musical (Jack Nicholson)
2 nomination al Premio Grammy 1990:
Miglior Album di una Colonna Sonora Strumentale Originale Scritta per un Film (Danny Elfman)
Miglior Canzone Scritta Specificatamente per un Film o per la Televisione (Prince)
Candidato al premio Hugo 1990: Miglior Presentazione Drammatica (Tim Burton)
Nomination agli Young Artist Awards 1990: Miglior Film Family - Musical o Fantasy (Tim Burton)
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