Martin Mystère n. 318, bimestrale
La terza stirpe
Soggetto e sceneggiatura: Paolo Morales
Disegni: Fabio Grimaldi
Copertina: Giancarlo Alessandrini
Se sei orfana di padre, se a 18 anni inizi a manifestare delle strani potere, come sogni premonitori, invisibilità, percezione del pensiero altrui, forse è il momento di chiedere spiegazioni a tua mamma anzichè metterti le gambe in spalla e scappare.
E' proprio la madre della ragazza a rendersi con della situazione e chiedere l'intervento del BVZM. Il padre era un alieno antropomorfo con il quale lei aveva fatto sesso in Central Park 19 anni prima, ma che era scomparso all'improvviso a seguito dall'arrivo di strani uomini, con strane pistole, con la capacità di rendersi invisibili. Caratteristica dell'uomo era quella di non avere ombelico.
Martin inizia ad indagare, chiedendo aiuto a dei vecchi amici, e venendo trasportato nel mondo di provenienza del padre della ragazza per porre fine ad una terribile minaccia.
Morales traccia una storia che trae origini da antichi avvenimenti nella saga ideata da Alfredo Castelli. Una storia organica ed avvincente, che si ispira la mito di Medea, e che permette di portare alla ribalta vecchi amici e di suggerire lo spunto per rileggere vecchie storie, che ogni tanto non fa male. Poco presenti, come spesso accade, nel meccanismo della storia i pards di Martin, Java e Diana, ma ricompare per qualche pagina Travis.
La trama permette ai disegni di Grimaldi di spaziare tra natura e tecnologia, umani ed inumani, con tratto sicuro e gradevole.
Una storia che si legge tutta di un fiato, ma che viene seguita da un editoriale esplicativo meno interessante del solito.
Come detto una buona storia che giustifica l'attesa bimestrale per la lettura delle avventure di questo storico personaggio del fumetto italiano.
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