Dylan Dog n. 318, mensile
Leggende urbane
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Di Gregorio
Disegni: Ugolino Cossu
Copertina: Angelo Stano
Quanti di noi si sono trovati la sera tardi a raccontarsi le Leggende Urbane? I coccodrilli albini nelle fogne, gli autostoppisti fantasma, l'animale vorace proveniente dal Messico, il motociclista con il cranio fracassato e tante altre. E se non fossero leggende? E se fossero storie realmente accadute o che stanno avvenendo in questo momento? Dylan Dog, inconsciamente, pagherà a caro prezzo il suo scetticismo e la sua corte spietata ad una bella autostoppista lo potrà portare l'ultima soglia sul cammino di ogni uomo.
Giovanni Di Gregorio si è dato da fare e si è ben documentato su molte leggende che si raccontano sottovoce tra amici. L'albo che è venuto fuori dal suo sforzo è un piacevole collage di dejà-vù, visto sopratutto con gli occhi di un indaffarato e triste Bloch. Le leggende si snodano piacevoli ed interessanti lungo tutta la trama dell'albo, come un serpente che sale per il water, senza mai mostrare una marcata soluzione di continuità.
La mossa azzeccata del curatore della serie è stata quella di affidare i disegni a un pregevole Ugolino Cossu. Dall'alto della sua esperienza sulle colonne di Dylan Dog, dedica tempo e pazienza a realizzare tavole curate nel minimo dettaglio sia dannandosi l'anima per gli sfondi particolareggiatissimi che per la rappresentazione degli interpreti costante ed accurata.
La copertina di Stano non poteva che riprendere, oltre che una scena dell'albo, la classica leggenda metropolitana per eccellenza: coccodrillo albino avvistato nelle fogne di New York.
Una lettura piacevole sia per la mente che per gli occhi.
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