Anteprima alla tre giorni di Cartoomics. Un ampio spazio espositivo dove sono concentrate le statue di Diabolik, Eva Kant e Ginko, una moquette a tema, sulle pareti teche con iPad che proiettano filmati storici, tavole originali, ricordi scovati nei cassetti, nei magazzini e nelle soffitte della casa editrice. Senza dimenticare i busti, gli scacchi, le teste dei personaggi usate come modello per la creazione dei fumetti.
Non dimentichiamo i totem informatici, però. Alcune colonnine, sapientemente piazzate, permettono al fan ed al curioso di cercare nomi, copertine, autori, trame che si sono succedute in 50 anni di pubblicazione.
Questa stessa mostra girerà per l'Italia nei prossimi mesi. Napoli, Cremona, Lucca, forse Roma e Mantova, fanno la fila per ospitarla prima che termini tornando a Milano, ma questa volta al museo della scienza e della tecnica. Nell'occasione dell'ultima tappa ci sarà un vero e proprio festeggiamento con tutti i collaboratori e, non si sa mai, che invitino anche qualche lettore
Ma la festa come è stata? Nella Sala Bonelli, gremita in ogni ordine di posti e con gente in piedi, Filippo Mazzarella ha accolto Mario Gomboli, Enzo Facciolo, Piera Detassis, Roberto Palumbo, Andrea G. Pinketts e Giorgio Faletti che hanno affabulato la platea con aneddoti e racconti sul loro rapporto con Diabolik. Ci siamo divertiti, abbiamo ascoltato cose interessanti e uniche.
La statua dedicata a Ginko
La Jaguar di Diabolik
Il protagonista vi attende.
Dopo questa bella occasione non ci resta che attendere, l'anno prossimo, i 50 anni di vita editoriale di Eva Kant, l'inseparabile compagna di Diabolik.
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