Nathan Never n. 241, mensile
Le abitatrici dell'oscurità
Soggetto e sceneggiatura: Stefano Vietti
Disegni: Simona Denna e Silvia Corbetta
Copertina: Roberto De Angelis
Il Presidente Abraham è morto. Atticus Kane prosegue la ricostruzione della Città e gli affari della potente Imperium Entreprise non sono mai andati così bene. Su Marte i Pretoriani trovano mausolei edificati in un lontano passato da una civiltà misteriosa. Sulla Terra l’Agenzia Alfa ottiene l’appoggio di Reysa e delle Telepati per proseguire le indagini seguenti alla morte di Abraham. L'analisi dei dati ricavati dall'utilizzo della macchina creata dallo stesso presidente da parte Kay, permette all'agenzia di scovare il nascondiglio segreto delle Telepati Oscure. Affiancati da una telepate unica nel suo genere gli Agenti Alfa, Never, Branko, Fray, Link e Betty vanno alla ricerca di risposte.
Stefano Vietti torna sulla retta via dopo un paio di giri a vuoto. Certo la sceneggiatura non è il massimo del dinamismo, ma mette sul fuoco carne importante. Viene ben gestita la vicenda delle telepati, viene ampliato, forse un po' a gradini troppo alti, il personaggio di Kay, ma la storia inizia a portare qualche sviluppo alla trama generale.
La coppia di disegnatrici Simona Denna e Silvia Corbetta ben esordisce su questo ventennale fumetto. Disegni intensi, precisi, puliti e dettagliati. I volti delle persone sono ben caratterizzati ed anche il mecha, che ritorna imponente i questo numero, è realistico e raffigurato con un buon dinamismo.
Nota estremamente positiva per la copertina di De Angelis che, con i toni del nero e del grigio, usando un po' di vedo e non vedo, offre la partenza col piede giusto all'albo che abbiamo tra le mani.
Un buon numero della saga neveriana. Saga che continua ad aver bisogno di aumentare il livello qualitativo delle storie, e di consolidarlo, per convincere alcuni lettori a rimanere dopo la conclusione di questa lunga avventura.
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