martedì 28 giugno 2011

Dolores Claiborne

Titolo originale Dolores Claiborne
Autore Stephen King
1ª ed. originale 1993
Genere romanzo
Lingua originale Inglese

Dolores Claiborne, domestica sessantacinquenne da sempre residente nella piccola comunità di Little Tall Island, un'isoletta al largo delle coste del Maine, si trova improvvisamente a dover subire un interrogatorio di polizia a seguito della morte della sua ricca datrice di lavoro, Vera Donovan, caduta giù dalle scale della sua villa in circostanze misteriose. Per provare la sua innocenza ed essere scagionata dal sospetto di omicidio, Dolores deve intraprendere un lungo racconto, che parte dalla sua giovinezza e si snoda senza interruzioni fino al giorno precedente l'interrogatorio, il giorno della morte di Vera.
Si scoprono così tutte le tribolazioni del suo matrimonio con Joe St. George, un alcolizzato intriso di una profonda depravazione, e delle ragioni che spingono Dolores ad organizzarne l'omicidio in coincidenza di una eclissi totale di sole, nel 1963. Contemporaneamente, si indaga sul rapporto esistente fra Vera Donovan, ricca spocchiosa abituata a passare le vacanze estive a Little Tall, e Dolores, da sempre domestica in casa Donovan ed infine, in qualità di dama di compagnia, unica persona a vivere nella fredda casa di Pinewood assieme alla vecchia e malata Vera. La personalità delle due donne viene messa gradualmente a nudo, scoprendo via via i molti segreti di Vera, fino al suo ultimo incidente giù per le scale, dove la loro amicizia si mostrerà in tutto il suo valore. (ottima trama da Wikipedia)

Per scrivere due righe su questo romanzo... Diciamo che lo caratterizza la struttura narrativa inconsueta: un lungo, torrenziale monologo. Abbiamo per tutto il romanzo l'immagine di questa donna d'isola seduta su una sedia al centro dell'ufficio dello sceriffo del piccolo centro rurale. Circondata dallo stesso sceriffo, il suo vice ed una dattilografa. Le loro voci, però, non sono si odono mai. Sembra quasi che sia lo sbobinamento delle cassette registrate dalla dattilografa durante l'interrogatorio per controllare di aver scritto tutto giusto.
Come nel classico King, la vicenda vera è propria ha luogo nelle ultime 50/70 pagine del romanzo. La donna è in quegli uffici per scagionarsi dall'accusa di un omicidio che dice di non aver commesso. Per riuscirci deve raccontare gli ultimi, ricchi di dettagli, trent'anni della sua vita. King costruisce, con tante parole, il passato per gli astanti della donna e per noi lettori. Ci permette di entrare in quel piccolo mondo a parte di invidie, ripicche e malignità che caratterizza l'isola al largo delle coste del Maine. Ben descrive una vita rurale, ma caratterizzata da eventi che potrebbero accadere a chiunque negli Stati Uniti e forse da qualche altra parte del mondo.

Un libro di veloce lettura, nonostante tutte le deviazioni dal percorso lineare della vicenda, abbastanza piacevole. Non il classico horror sanguinolento e violento dall'autore, ma più un'analisi della situazione psicologica della persona. Sempre caratterizzata da orrori, ma personali e insiti nell'animo stesso dell'essere umano e non soprannaturali ed attorno ai protagonisti. Ricorda un po' l'esperimento sarebbe stato realizzato sei anni dopo, sempre dallo stesso King, con "La bambina che amava Tom Gordon", libro che resta, per me, uno dei migliori dell'autore.

Da leggere e rifletterci sopra.

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