Da sui due metri e dieci di altezza Maltazard è ormai membro integrato del nostro mondo. La sua esplorazione dei dintorni della casa di Arthur lo porta a scoprire la vicina cittadina e le sue attrazioni, tra le quali un centro estetico. Fattosi truccare ed arricchire il viso con naso e baffi, acquistato un nuovo abbigliamento, si reca a casa del suo avversario Archibald, e della sua famiglia, per farsi restituire al pozione ingrandente. Archibald non sospetta che l'ospite a cui lui e la sua famiglia stanno dando asilo ed offrendo limonata è Maltazard in persona.
Nel contempo, nel mondo dei Minimei Arthur, Selenia e Betha cercano di organizzarsi per combattere Maltazard e riportare l'ordine nei due mondi. Ad Arthur viene in mente della pozione rimpicciolente custodita tra i libri del nonno, che sembra essere l'unico modo per avere speranze di vittoria.
Purtroppo arrivano troppo tardi. In città Maltazard ha già scatenato le sue truppe di zanzare giganti e di soldati combattenti conquistandola. La situazione sembra disperata, ma un asso nella manica di Archibald, l'aiuto fondamentale delle api ed il coraggio di Arthur potranno ribaltare la situazione.
Se i primi due film della saga potevano essere visti da tutti, questo capitolo della saga di Arthur e i Minimei è dedicato massicciamente ai bambini. Per l'adulto che si trova a guardare il film risulta impossibile non porsi domande e non notare i vasti buchi di sceneggiatura presenti. L'effetto "richiesta di sospensione dell'incredulità" richiesto da Luc Besson in questo film è eccessivo per una mente formata, mentre per quella di un bambino curioso e fantasioso potrebbe essere anche adatta.
La realizzazione, 80%, in computer grafica del film è eccellente. Maltazard, gli insetti, il suo esercito, i Minimei sono realizzati con grande maestria ed abilità. Le animazioni sono talmente fluide e dettagliate da confondersi con la realtà rappresentata sullo schermo. Il salto tra effetti speciali è realtà si nota maggiormente nella scena in cui un Arthur umano cavalca una zanzara gigante, ma ci sta'.
Freddie Highmore (La fabbrica di cioccolato, Neverland, Spiderwick) torna nei panni di Arthur e, nonostante sia cresciuto, è ancora credibile. Torna, per questo ultimo capitolo, anche tutto il cast originale Mia Farrow, Penny Balfour e tutti gli altri esseri umani. Dei Minimei si vedono, praticamente, solo Selina e Betameche, praticamente caricature di loro stessi nei film precedenti. Acquistano spazio, rispetto alle altre pellicole, Martazard e Darkos, anche perchè doppiati da Iggy Pop e Lou Reed.
Sinceramente l'ho trovato una chiusura forzata e deludente di una bella storia. Forti mancanze narrative, buchi ed eccessi non aiutano a coinvolgere lo spettatore e molta della magia costruita nei primi due capitoli viene a mancare in questo.
Dopo tanti anni si sarebbe potuto realizzare qualcosa di meglio, a livello di sceneggiatura non tecnico. Un film di cui si sarebbe potuto fare a meno.
Occasione sprecata per rendere memorabile una saga piacevole di un genio del cinema francese come Luc Besson.
Titolo originale Arthur et la guerre des deux mondes
Lingua originale inglese
Paese di produzione Francia
Anno 2010
Durata 101 min
Rapporto 2.35:1
Genere animazione, fantastico
Regia Luc Besson
Soggetto Luc Besson
Sceneggiatura Luc Besson, Céline Garcia
Produttore Luc Besson, Emmanuel Prévost
Distribuzione (Italia) Moviemax
Scenografia Hugues Tissandier
Interpreti e personaggi
Freddie Highmore: Arthur
Selena Gomez: Selenia
Mia Farrow: Daisy
Jimmy Fallon: Principe Betameche
Iggy Pop: Darkos
Penny Balfour: la madre di Arthur
Lou Reed: imperatore di Martazard
Doppiatori italiani
Manuel Meli: Arthur
Melina Martello: Daisy
Sandro Pellegrini: Archibald
Christian Iansante: Armand
Francesca Draghetti: Rose
Domitilla D'Amico: Selenia
Corrado Conforti: Principe Betameche
Massimo Lodolo: Maltazard
Luciano De Ambrosis: Re dei Minimei
Roberto Draghetti: Darkos
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