Candy Quackenbush è una ragazzina sveglia in una famiglia problematica in un paesino di provincia del Minnesota. Pollipoli è dove vive e, come dice il nome, la sua economia è basata sulla salute della "fabbrica di polli" alle porte della città. Candy, però, ha una grande fantasia che inizia a sbizzarrirsi del tutto dopo che lei è entrata in contatto un uno strano sestante appartenuto al fondatore della città. Una fantasia così forte ed un senso della libertà così impetuoso sgorgano in lei, tanto da farla fuggire da scuola e correre e correre a più non posso oltre i confini della città.
La sua fuga, apparentemente senza meta, la porta fino ad un faro che si erge nel nulla a centinaia di chilometri dal mare. Qui incontra due strane creature che lottano tra loro per il possesso di un misterioso oggetto. Tra i due John Dispetto è quello che si prende cura di lei e la invita a lanciare l'incantesimo che gli permetterà di tornare a casa. Incredula Candy riesce nell'intento ed il mare raggiunge il faro ed il molo nel Minnesota. Candy e John vi si lanciano dentro e si fanno trasportare dalla corrente del Mare d'Isabella. La loro meta ultima sono le rive delle isole di Abarat.
Abarat è un mondo, una volta in contatto con il nostro di cui ci siamo dimenticati, composto da 24 isole in ognuna delle quali è sempre la stessa ora per sempre, alcuni isolotti minori e la Guglia di Odom detta anche la Venticinquesima Ora. Diverse forze sono all'opera per modificare l'assetto sociale di questo mondo fantastico, abitato da strane creature. La prima, e più legata alla tradizione di Abarat, è Christopher Carogna, mago oscuro, e l'altra, la novità materialistica per il regno, è Rojo Pixler, l'uomo che ha fondato Commexo City ed inventato la Panacea. Entrambi puntano ad ottenere il controllo assoluto di tutte le Ore del mondo.
La variante impazzita è proprio Candy Quackenbush che entrerà nei desideri di possesso di Carogna e che verrà vista come minaccia da Pixler. Nel suo viaggio che la porterà attraverso il ponte Gilholly (tra Efreet, le Sei, e Autland, le Sette), Yebba Dim (le Otto), Ninnyhammer (le Dieci), e la Guglia di Odom, Candy troverà nuovi amici ed affronterà innumerevoli pericoli. Un viaggio che la porterà a fuggire dai suoi nemici ed intuire il suo ruolo in questo nuovo, strano, mondo.
Clive Barker nasce a Liverpool nel 1952, ma la lascia ne '73 per trasferirsi a Londra e mettere a frutto la sua laure in Letteratura Inglese e Filosofia. Trova sfogo ed affermazione nel momento in cui fonda la usa piccola compagnia teatrale e quando i suoi primi racconti iniziano ad essere pubblicati, intorno al 1984. Si avvicina al cinema horror (è il papà dai cenobiti e del fenomenale Hellraiser, girato con pochi mezzi e diventato un successo assoluto del genere) pur continuando a scrivere romanzi.
Personalmente l'ho sempre apprezzato di più come cineasta che scrittore. Dopo la lettura di Everville non mi sono più avvicinato a suoi romanzi. Amici mi hanno prestato i primi due volumi della pentalogia di Abarat, tradotti in italiano, ed ho appena finito il primo.
La storia fonda le sue radici nel più classico dei racconti di fantasia inglesi, che tanto successo ha riscosso nel mondo: Alice nel Paese delle Meraviglie.
Una ragazzina intraprende un viaggio in un mondo diverso dal nostro seguendo una creatura misteriosa ed entrando in contatto con creature antropomorfe, e non, di ogni genere. Una malvagio le da la caccia e lei affronta un viaggio di formazione dentro se stessa.
La narrazione è fluida e piacevole, finquando non vengono citati estratti dell'Almanacco di Kleep alquanto noiosi, e le molteplici situazioni in cui si trovano Candy e John, insieme o separatamente, tengono sulla corda il lettore.
Purtroppo alla fine della lettura del primo volume delle avventure in questo mondo, egregiamente costruito ed immaginato dall'autore, nella mente del lettore resta poco di quanto letto.
Barker sfrutta la mania dell'ultimo decennio di creare avventure divise in libri multipli per dare maggior respiro alla sua storia e non appesantire le braccia del lettore con tomi di mole impossibile (Everville...), creando, così, trilogie o pentalogie (o nel caso di Trono di Spade ancora peggio). La saga di Abarat si dovrebbe dipanare, appunto, in cinque volumi di cui, al 2011, solo tre editi in lingua originale e due in italiano.
Al momento ci ho speso delle ore divertenti, che hanno stimolato la mia fantasia (su tutti le gattemolli ed il rattopardo), ma non lo trovo un libro imprescindibile. Mi accingo a leggere il secondo volume.
Titolo originale Abarat
Autore Clive Barker
1ª ed. originale 2002
Genere fantasy
Lingua originale inglese
Ambientazione Minnesota, arcipelago di Abarat
Serie Pentalogia di Abarat
Seguito da Abarat - Giorni di magia, notti di guerra
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