Dylan Dog n. 319, mensile
I ritornanti
Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Marzano
Disegni: Roberto Rinaldi
Copertina: Angelo Stano
Dai loro eterni loculi al cimitero scappano diversi ospiti che ritornano, sotto forma di zombi e spettri, nel mondo dei vivi. La preoccupazione dei responsabili del campo santo è relativa, ma i ritornanti sono decisi a vendicarsi di coloro che han fatto loro torti nella vita passata.
Anche la nuova cliente di Dylan Dog, spogliarellista in un night club, è vittima di uno di questi fantasmi. Una donna le appare e la accusa di averla uccisa tanto tempo prima, ma lei è sicura di non essere colpevole di alcun omicidio. Le indagini dell'Old Boy lo porteranno a scoprire la verità sia sugli inattesi ospiti che sullo strano cimitero.
Certo la storia di Marzano è anche piacevole, ma abbastanza scontata sin dalle prime rivelazioni. Il lettore si può illudere, con tortuosità mentali, che i Ritornanti siano qualcosa si diverso, ma sappia che la sua prima intuizione è quella giusta.
Ritorna ai disegni della serie regolare Roberto Rinaldi e non è che non sia bravo. Forse lo stile è un po' troppo statico e contrapposto al Freghieri dell'Almanacco la cosa non gli rende giustizia. Se il suo albo fosse uscito contro quello di un disegnatore meno forte che la scuderia Bonelli riserva all'Indagatore dell'Incubo sarebbe stato meglio.
La copertina di Stano è la solita opera d'arte. Si vede che si sente a suo agio con morti viventi e vivi morenti. La scena ed i colori utilizzati colpiscono il lettore come un pugno di preoccupazione allo stomaco.
Tutto sommato semplice e godibile, anche se da Marzano ci si aspetta di più. A dire il vero non è il primo albo in cui gira un po' a vuoto, ma non si può sempre essere al top.
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