giovedì 12 agosto 2010

Tron

Alan Bradley è un creativo di una società di software, la Encom, che sta sviluppando un programma autonomo, TRON, per la ricerca di problemi all'interno di sistemi comandati da un programma centrale.
Ed Dillinger è il direttore generale della società. La sua carriera è costellata di truffe e di appropriazione indebita di programmi di suoi sottoposti per creare la sua aura di esperto informatico. Con le sue, seppur scarse, conoscenze tecniche è riuscito a creare una intelligenza artificiale, il Master Control Program (MCP), che si è sviluppata a dismisura.
Il giorno in cui Dillinger si accorge di Tron chiude la sezione 7 nella quale viene sviluppato.
Alan e la sua collega, e compagna, Lora non si danno per vinti e chiedono aiuto ad un loro ex collega: Kevin Flynn.
Kevin Flynn è stato per anni un programmatore di punta della Encom, giovane, a cui Dillinger ha rubato cinque giochi con i quali ha scalato le posizioni societarie. Dopo il fatto Flynn è stato licenziato ed ha aperto una grande sala giochi.
I tre si introducono nottetempo negli uffici della Encom, al livello 6, per permettere ad Alan di lanciare Tron contro la MCP e smascherare Dillinger.
Nel tentativo di hackerare il sistema Flynn viene scoperto dall'MCP e, grazie ad una strumentazione inventata da Lora, digitalizzato e catturato all'interno dei computer della Encom.
Flynn farà conoscenza con RAM e TRON e riuscirà a sfuggire ad i programmi di controllo dell'MCP, grazie ad un gioco di moto virtuali creato da lui stesso anni prima, per permettere a TRON di scontrarsi con l'entità dominante.
I programmi di cui Flynn farà conoscenza avranno le fattezze fisiche dei loro creatori. Quindi Tron è l'alter-ego virtuale di Alan, Yori quello di Lora, Sark, invece, è l'alter ego creato, umiliato e dominato dall'MCP al suo interno con le fattezze di Dillinger.
Nel duello finale TRON dovrà vedersela prima con Sark e dovrà riuscire anche a mettere fuori combattimento l'MCP, ripristinando il corretto funzionamento della rete.

Nel 1982 la Disney realizza questo film sperimentale. Un insieme di tecniche antiche e futuristiche. Uno dei primi film a parlare alla massa di problematiche di IA (intelligenza artificiale), programmi informatici, programmazione e tutto il resto in modo semplice ed intrigante. Uno dei primi film a fare uso massiccio della computer grafica e con effetti speciali tradizionali di alto livello.
Il film ha il merito di lanciare definitivamente Jeff Bridges tra gli attori di successo e si avvale di un ottimo cattivo come David Warner.
La trama semplice e l'uso limitati di termini tecnici permettono a chiunque di seguirlo senza farsi troppe domande su come funziona e sul perché di certi accadimenti.
Curiosa la tecnica di realizzazione delle scene in realtà virtuale, quelle nel mondo di Tron, girate interamente in bianco e nero e poi colorata a mano fotogramma per fotogramma.
L'animazione si avvale di un, allora, collaboratore Disney che farà strada e mieterà successi in solitaria negli anni a venire: un certo Tim Burton.
Il regista del film, Steven Lisberger, dopo l'ottima prova, si è poi perso sulla strada, ha diretto 4 film dall'80 all'89 del secolo scorso, per tornare a fine di quest'anno come attore, sceneggiatore, produttore di Tron Legacy.

Il film è da vedere almeno una volta, e se poi si ha intenzione di andare al cinema a Natale, per gustarsi il seguito, la visione è d'obbligo.

Titolo originale Tron

Anno 1982
Durata 96 min
Genere fantascienza

Regia Steven Lisberger

Animatori Tim Burton, Rick Moore

Jeff Bridges: Kevin Flynn / Clu
Bruce Boxleitner: Alan Bradley / Tron
David Warner: Ed Dillinger / Sark
Cindy Morgan: Lora / Yori
Barnard Hughes: Dr. Walter Gibbs / Dumont
Dan Shor: Ram
Peter Jurasik: Crom

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