sabato 19 febbraio 2011

61° Festival di Sanremo - La Finale


Partiamo male. Son arrivato a casa tardi e il quintetto base è già schierato a presentare i cantanti ed i loro numeri associati al televoto. A quanto pare ci sono ancora in giro delle palle, ma com'è sta storia quest'anno. La Canalis non riesce a camminare nel vestito in cui è intubata, mi sa che è ancora possibile la rimonta beleniana, siamo 8-5.
Apre le danze Van De Sfroos con il suo "Yanez". Nel suo classico look da concerto, con il quale hanno imparato ad amarlo i suoi fan, chiude la sua partecipazione al Festival con la stessa energia con la quale aveva debuttato, ma con un viso più rilassato. Mi piacerebbe sentirla anche per radio tra qualche giorno; sarebbe un bel successo.
Roberto Vecchioni gli succede sul palco, con la sua carica di energia e simpatia. Una esibizione con cuore e la forza di credere nelle parole che canta. Con una coralità di strumenti trasmette emozioni.
Lady "Mortisia" Tata appare nel suo tubone nero, dimenticandosi il reggiseno sulla spalliera della sedia in camerino. Crede nelle sue parole e la forza della canzone è proprio l'interpretazione che ne da. Brava. Bistrattata per la sua parentela, mette in gioco la sua trentennale esperienza musicale e si gioca la meglio le sue carte.
Ma vogliamo parlare dei capelli della Canalis? E' lei od il suo cocker, il Cagnalis? Ma come puoi permettere che ti concino in quel modo tu che sei donna e che hai fatto della presenza estetica un punto di forza? Va beh se ti piaci tu, l'importante che per snack in camerino non ti mettano del Ciappi.
Barbarossa e Del Rosario, vestita col domopack, cantano la loro canzone "Fino in fondo", senza che nessuno li interrompa. Orecchiabile, ma non tra le mie preferite. Hanno preso confidenza con lo svilupparsi delle serate e si sente. Bravi entrambi.
HA L Bano o Al Bano o Albano, comunque sia il secondo ripescato, guadagna il centro del palco e comincia la performance. Come già detto un testo di denuncia cantato da una voce forte, ma che non favorisce la mia concentrazione sulle parole per tutto il brano. Orchestra usata a modo, ricama armonie arabeggianti con intarsi di carillon.
Posso dire che Belen mi sfantumanto le castagne con la sua argentinità? Canta più lei dei cantanti veri. Si impegna, e se poi ha cantato Bonolis a Sanremo possono cantare tutti, però, per la prossima volta: ma anche no. Siamo ai limite dell'intonazione, ma non possiamo crocifiggerla dai, poi canta col papà. Brava figliola.
E per non perderci nessun parente tiriamo sul palco anche il marito della Del Rosario: Fernando Alonso.
La Crus di Yuri Chechi riporta la platea a indietro di quaranta anni. Ma la Vergine di Norimberga che ululà (mentre il castello Ululì) sulle strofe finali della canzone, pur brava, ma perché? Grazie e arrivederci.
Giusy Ferreri, il mulettista che scaricava i bancali dai camion alla Slunga, incede col suo passo leggero e sia appropria del microfono. Ma perchè quando canta non toglie dalla bocca i pomodori sottratti al reparto ortofrutta? Arroterebbe di meno le vocali. Sarà un caso che sopra di lei scorrano ben due palle e non una come per gli altri? Grazie di tutto ed in bocca al lupo.
Nathalie e la sua anima rock, ed una variante in nero del suo solito vestito, "Vivo sospesa". Molto ricercata si candida alla vittoria del premio della critica.
Modà ed Afònia sono pronti a vincere il Festival (dando così la terza vittoria consecutiva ad Amici dopo Scanu e Carta) con "Arriverà". Solo io ho dovuto mettere la tv praticamente in bianco e nero per attenuare, di poco, il rosso del vestito di Afònia? Il bello è che la gonna è trasparente e ci permette di vedere le chiappe della giovin cantante. Sarà arrivato qualche sms in più a favore loro per questo dettaglio? Non lo sapremo mai.
A chiudere le esibizioni in gara tocca a Madonia ed il suo rimorchio Battiato. Una buona canzone che avrebbe avuto più speranze se il cantautore si fosse presentato da solo, o con uno sconosciuto. Con loro si chiude la gara, ma non il televoto.
Luca e Paolo mettono in scena un dialogo sui valori della sinistra. Tra guerra in Iraq, Fiat, immigrazione, Berlusconi mettono in piazza tutte le contraddizioni di un movimento politico con poche idee confuse.
Ora è il momento dei riempitivi per arrivare alle 00.43 per la premiazione. E' il momento del balletto della Canalis. Ottima in costume da bagno, ma un po' arruginita rispetto alla collega, anche se la spaccata mette i brividi.
Il secondo è il vincitore della categoria giovani Raphael Gualazzi, che ci ricanta la sua canzone "Follie d'amore". Strano sentire jazz italiano al Festival, in gara oltretutto. E' un genere particolare, piacevole, molto di pancia, che però è stato inflazionato da Bubblè e viene visto con sospetto.
Luca e Paolo si cimentano con la canzone napoletana con l'ausilio di Massimo Ranieri. Lo stesso Ranieri omaggia la canzone genovese in compagnia dei due comici.
Cambio d'abito per Elisabetta e Belen. Tra questi due abiti pareggio.
rOspite internazionale musicale, dal Canada: Avril Lavigne. Bella e delicata come sempre con il suo pop rock ed un microfono brillantinoso ci intrattiene per cinque minuti.
23.10. Inizia la seconda parte.
Riempiamo il tempo con un'intervista a Ranieri e con qualche canzone per scaldare un pubblico che dopo cinque serate sta crollando come Pompei.
23.37. Ci accingiamo a conoscere il nome dei tre finalisti, ma non è detto che lo siano veramente vista la cavolata della golden share. Quindi Al Bano, Modà ed Emma, Roberto Vecchioni sono i primi tre. I secondi tre sono: La Crus, Madonia e Battiato, Davide Van De Sfroos. 23.43. Capiamo bene come la golden share sia una truffa: i giornalisti che assegnano uno dei tre posti della finale ad uno che dicono loro, spodestando il risultato deciso dal televoto durante il quale chi ha partecipato spendendo soldi. Il tutto dopo aver saputo il risultato del televoto. La sala stampa vota e sceglie come finalista Roberto Vecchioni.
23.50. Quindi i veri finalisti sono quelli decisi dal televoto Al Bano, Modà ed Emma, Roberto Vecchioni.
23.59. Belen dice a Gianni che gliela da e lui chiede ad Elisabetta se gliela da o no. Il tutto per fare il markettone a Milly Carlucci ed al suo programma "Ballando con le stelle".
00.11. Nuovo cambio d'abito 8-6. Ricominciamo con i tre finalisti.
Roberto Vecchioni apre le danze. Una parola per questa canzone: Cuore.
Modà ed Emma, detta Afònia (e sto giro le hanno alzato il volume del microfono). Una parola per questa canzone: Energia.
Albano. Una parola per questa canzone: Impeto.
Riempiamo qualche buco con un markettone per la prossima fiction di Raiuno con Nino Frassica e Giulio Scarpati e del disco del Maestro Saviu. 00.40 Stop al televoto.
L'ultimo omaggio ai comici di Luca e Paolo a Cochi e Renato con "Finchè c'è la salute". Fiori ed irriverenza comica da parte dei due.
Prima del finale diamo qualche giudizio.
Belen 7: bella, s'impegna. Penalizzata dai vestiti nelle prime puntate si rifà nelle ultime due.
Canalis 7: problemi con l'inglese, ma dinamica e spontanea.
Luca e Paolo: 9: sono il filo che collegata i pezzi di spettacolo quando si slegano. Brillanti ed irriverenti. Meglio che con le Iene e, forse, addirittura più liberi quei che nel loro programma.
Gianni Morandi: 10: un Festival meno ingessato, forse meno professionale, di altri. Per questo più godibile ed alla mano, forse quei il segreto dei grandi ascolti e dell'alto tasso di gradimento.
Meccanismi di voto: 5: la cavolata inutile della Golden Share rende poco credibile il tutto. La fortuna è che non ha spostato di una virgola il giudizio popolare.
Canzoni: 8: grande varietà di stili, argomenti e sensazioni trattate.
00.56. Dopo i ringraziamenti viene dichiarato il vincitore del 61° Festival di Sanremo.
Terzo: Al Bano (12% delle preferenze)
Secondo: Modà e Emma (40%)
Primo: Roberto Vecchioni con "Chiamami ancora amore" (48%).
Premio Città di San Remo a Gianni Morandi.
01.10. Finisce il Festival. Dopo l'ultima esibizione del Professore, felice come uno scolaretto, con un grande successo personale per Morandi sottolineato dallo stesso Vecchioni: "E' una vittoria tua. Se non mi venivi a prendere tu io non ci venivo qui." In questa frase c'è tutto lo spirito che ha caratterizzato la manifestazione.
Io, mi son divertito a scriverne su queste pagine digitali e spero voi a leggerne. Devo dire che questa esperienza mi ha aiutato a seguirlo meglio.

Grazie Gianni, Grazie Roberto.

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