giovedì 17 febbraio 2011

Maxi Dylan Dog n. 14

Maxi Dylan Dog n. 14, semestrale
Copertina: Angelo Stano

La capanna nel bosco
Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Marzano
Disegni: Corrado Roi

Uno sperduto bivio nella campagna inglese. Il maggiolone di Dylan viene tamponato da un furgoncino con a bordo quattro ragazzi in vacanza. Affranti per il danno arrecato si offrono di rimorchiare la macchina dell'Indagatore dell'Incubo al più vicino paese in cerca di un'officina. Come potrebbero capitare in un paese normale? Sul retro del benzinaio officina c'è una baracca prigione per una giovane ragazza. Uno dei ragazzi le permette di fuggire, gli abitanti del villaggio se ne accorgono e Dylan ed i suoi compagni di disavventura son costretti a rifugiarsi nel bosco per cercare di salvare la pelle.

Paranoia
Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Corrado Roi

E' ferragosto anche nella città di Londra. Groucho è partito per qualche giorno di ferie. A rimanere solo in casa è Dylan. Forse il caldo, forse il sonno, qualcosa, però, lo turba. Strane visioni, città deserta, un'oscura presenza lo turbano. Sarà la sola altra anima viva, una ragazza, in città a salvarlo, od a precipitarlo in un nuovo incubo?

Gita fuori porta
Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Corrado Roi

L'Old Boy ed il suo assistente Groucho son talmente persi nella campagna inglese che neanche il navigatore satellitare, vinto con i punti del supermercato, riesce a rimetterli sulla retta via. Anzi, qualcosa di anomalo sta succedendo. Strani personaggi, fanciulle in pericolo, draghi e serial killer rendono lo smarrirsi ancora più pericolo.

Buttiamo sul mercato un Maxi ogni sei mesi. Con questo slogan la Bonelli ci sottopone questo balenottero con tre storie dylaniate.
La prima cosa in comune che hanno è la copertina che li racchiude. Evocativa, intrigante, spaventosa ed azzeccata. E' da un po' di tempo che Stano azzecca il mio gusto in fatto di copertine e questa più di tutte. I Dylan zombie che aggrediscono quello vivente ha qualcosa di tanto inquietante che fai fatica a staccarne gli occhi.
Seconda caratteristica comune: il disegnatore: Corrado Roi. Uno dei maestri del brivido disegnato si lancia in tre storie rilegate assieme, o manca per troppo tempo dalla serie regolare o si sfoga su quelle parallele. Tranne la prima parte di "Paranoia" le storie non permettono al suo lato oscuro di invadere completamente le tavole. Le storie richiedono luce (tra campagne e boschi) e lui non si tira indietro. Il suo tratto caratteristico ci accompagna piacevolmente per tutta la lettura, dimostrando che se uno è un grande lo resta anche quando nel leggi tre storie di fila senza assuefarti.
Gli autori sono tre, invece, uno per ogni storia. Giancarlo Marzano con la prima storia non stupisce. Un senso di profondo "ma io sta storia l'ho già vista" pervade tutta la narrazione. Piacevole, ma non originale. Pasquale Ruju sfoga, nella seconda, le paure recondite di ognuno di noi con abile maestria mettendoci scarafaggi in primo piano e sconvolgendo la mente di Dylan come non mai. Luigi Mignacco affronta il mondo della fiaba per creare mostri e difficoltà all'Old Boy in modo abbastanza originale. La sensazione che abbia preso lo spunto generale della storia da "Cornelio" di Lucarelli, però, è forte.
Siamo ad un buon livello. Il lettore smaliziato troverà le storie piacevole (anche se con qualche deja vu) mentre il novizio ne sarà preso. Tutto sommato un buon albo che vale i suoi soldi. Un Roi in forma è sempre un piacere, a poter avere delle sue illustrazioni originale a far da quadro in casa ci metterei la firma.

Un albo di buon livello. Da leggere.

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