lunedì 7 febbraio 2011

Che bella giornata

Checco Zalone è un ragazzo pugliese trapiantato a Milano da più di trent'anni con la passione per la security. La sua voglia di svoltare lo spinge a tentare il concorso nell'Arma dei Carabinieri, per la terza volta, ma, come le due precedenti, per qualche oscuro motivo, viene respinto. Il suo lavoro come buttafuori nella discoteca del suo paesino in Brianza non lo soddisfa, ma, per fortuna, arriva una chiamata dalla curia di Milano. Il Vescovo della diocesi cerca qualcuno per integrare il servizio di sicurezza e Checco, di cui le ha parlato una fedele, sembra essere la persona giusta. Sembra, perché la sua voglia di fare lo spinge a cadere in equivoci con i visitatori con cui entra in contatto e viene "promosso" fino al posto più alto: fare la guardia alla Madonnina. Il suo nuovo lavoro attira l'attenzione di due terroristi arabi, fratello e sorella: il loro piano è di far esplodere la statua simbolo di Milano con la collaborazione di una guardia e quella guardia sarà Checco. La ragazza avvicina Checco e ne diventa amica, fino al venir ospitata nella corte dove vive il ragazzo con la sua famiglia. Tra visite ai e di parenti, tempo passato assieme, il sentimento tra i due cresce fino a diventare qualcosa di più.

Un affresco della disastrata società italiana condito da una serie di situazioni reali quanto comiche e ammorbidito dalle canzoni di Checco pervade tutta la pellicola. Si parte con la famiglia Capobianco di Alberobello con parenti in tutte le istituzioni, Carabinieri, Guardia di Finanza, Catasto di Milano e chi più ne ha più ne metta, per arrivare alla battuta che descrive al meglio la nostra società "Tu studi? Vedi che qui non serve a un cazzo.".
Il film non è niente di che, ma che esce rafforzato dalla carica comica del protagonista, Checco Zalone appunto, sul quale viene ritagliato un personaggio simile a quello del suo primo film, anche se con meno canzoni. La co-protagonista è Nabiha Akkari: una sorpresa. Un viso istintivamente simpatico, ma che nelle giuste occasioni lascia trasparire la tristezza per la missione che sta tentando di portare a termine. Una brava attrice, francese di origini tunisine, che si distingue come valore aggiunta alla pellicola. Pellicola che vede tra i suoi fotogrammi volti noti del cinema italiano come Tullio Solenghi, nei panni del Vescovo di Milano, Ivano Marescotti, colonnello dell'Arma ossessionato da Checco e Rocco Papaleo, padre di Checco cuoco militare dell'esercito italiano nelle missioni di pace in medio oriente che non vede l'ora di tornare al fronte per non dover sopportare la moglie. Un cameo di eccezione è quello di Caparezza, che, non riconosciuto, viene fermato, insieme a tutta la sua band, dal noto zio di Checco, Giuseppe Capobianco, e sotto minaccia di sequestro di mezzo, patenti e strumenti viene convinto a suonare al battesimo del nipotino.
Il film strappa sorrisi lungo tutto il suo svolgersi fino alla scena della "nonna dormiente" che fa veramente ridere, anche se mi ha dato un senso di deja vu. La regia didascalica senza spunti ne cadute non pregiudica la narrazione della commedia, la fotografia è curata è luminosa sopratutto nelle scene girate presso la casa lungo il Ticino che ospita Farah.

Come si suol dire "Vai al Cinema, Paga Tre". Per questo film ne vale proprio la pena. Un film per la tv con una marcia in più che, come da classica italianità, viene proposto al cinema. Stupisce per l'incasso stratosferico raggiunto, circa 43 milioni di Euro in un mese; sarà la crisi, sarà che la gente ha voglia di ridere, sarà quel che sarà, ma ha infranto il record di sempre, per una pellicola italiana, battendo il premio Oscar "La vita è bella" di Roberto Benigni.

Per farsi quattro risate avulse dalla volgarità. Aggratis ok, ma pagando il biglietto a prezzo pieno non sarei andato.

Paese Italia
Anno 2011
Durata 97 min

Genere commedia
Regia Gennaro Nunziante
Soggetto Gennaro Nunziante e Checco Zalone
Casa di produzione Medusa Film
Musiche Checco Zalone

Interpreti e personaggi
Luca Medici: Checco Zalone
Nabiha Akkari: Farah
Ivano Marescotti: colonnello Gismondo Mazzini
Rocco Papaleo: Nicola, padre di Checco
Tullio Solenghi: Cardinale Rosselli
Annarita Del Piano: Anna, mamma di Checco
Giustina Buonomo: Nonna Rosa
Edoardo Pavese : Il questore
CapaRezza: se stesso
Michele Alhaique: Don Ivano
Mehdi Mahdloo: Sufien, fratello di Farah
Luigi Luciano: Giovanni, migliore amico di Checco
Anna Bellato: Maria
Cinzia Mascoli: moglie del colonnello Mazzini
Bruno Armando:
Matteo Reza Azchirvani: terrorista arabo
Hossein Taheri: terrorista arabo
Anis Gharbi: arabo
Maha Jubi: insegnante di Arabo

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