venerdì 18 febbraio 2011
61° Festival di Sanremo - quarta serata
E quattro. Ma cosa succederà questa sera? Io, sinceramente, non lo so non ho la più pallida idea del perchè ci sia anche questa serata. Le canzoni le abbiamo ascoltate due volte. Abbiamo celebrato il 150° dell'Unità d'Italia, ed adesso? Voci mi parlano di super ospiti come i Tic Tac o Robert De Niro e donne sopravvalutate come la Belluci. Vedremo. Sopratutto speriamo di finire ad un'orario decente. Inizio a perdere i pezzi e domani devo andare a far la spesa all'Slunga che, come ogni uomo sa, è un trauma ogni volta. Vecchiette impazzite per le promozioni, 5x1 su prodotti in scadenza il giorno dopo ed ogni altro tranello che il marketing possano concepire aspettano al varco l'umano essere. Detto ciò capofittiamoci in questa serata festivaliera.
21.15. La mitica sigletta dell'Eurovisione, e la sfilza di sponsor, ci introducono alla penultima serata. Si inizia con un'escursione all'esterno del Teatro Ariston von villici e ballerini che danzano il valzer in piazza. Il Morandi viene rapito da una stangona di 1,70 e sparisce. Intanto all'interno le due gnocche ufficiali danzeggiano alla bell'e meglio vestite di metallizzato. Voto sempre per gli abiti della Canalis (7-1) anche se Belen mette in mostra più centimetri e morbidezza.
Qualcuno mi spiega perchè il maestro ufficiale non capisce ancora, dopo due anni, da che parte viene inquadrato, ma è simpatico.
Scopro che le canzoni in gara verranno cantate in duetto. Domanda Battiato canta in quattro? Boh, chi vivrà vedrà.
Giusto per confondere le idee agli spettatori, dopo aver dato i numeri del televoto si parte non dal numero uno, ma dal numero due. Quindi Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario accompagnati da Neri Marcorè. Si introducono simpaticamente i due uomini raggiunti poi dalla ragazza. Tre una battuta e l'altra iniziano a cantare raccolti nell'orchestre ed accompagnati alla chitarre da Marcorè. E sono arrivati "fino in fondo al cuore" per citarli con Marcorè divertente all'inizio, ma poco utile ne proseguio.
Scopro anche che due big verranno segati definitivamente grazie ai voti dell'orchestra e degli spendaccioni da casa con sms e telefonate. Certo che quest'anno son proprio belli i fiori di quest'anno, che a vederli viene il mal di stomaco.
La Crus accompagnati da Nina Zilli, rivelazione del Festival scorso, giocano le loro carte. Yuri Chechi arriva a stento alle ascelle della Zilli. Si amalgamano bene; lui anni 60 lei anni 40. Non aggiungono ne tolgono alcunché a brano.
21..4 Morandi va a fuoco! Cosa succede alle sue spalle? Niente, è l'atmosfera per introdurre la Tata accompagnata da Loredana Errore. Guardatevi stupiti. Ma chi minchia è Loredana Errore? E scusate il francesismo. Tanto bella quanto brava e vestita bene sta qui. Già la Tata non riscuote grandi simpatie se poi si tira dietro questa vuol dire che ha impegni a casa per il week end. Ieri l'ha chiamata Gigi che ha finito la cremeria e di tornare a casa. Lei gli ha risposto "Bastardo". Peccato, mi mancheranno i vestiti ed i capelli di Lady. Canalis e Morandi inquadrati sono sconvolti dal suicidio ai Anna Tatangelo.
Max Pezzali si fa fare il coro da Lillo e Greg. Vi stimo fratelli. Vi voglio bene. Applaude anche Yoda. Partono i due con uno swing sinatriano. Grandi, Ottimi. Mi piace l'energia di questa canzone. Ma allora Pezzali ce l'ha uno smoking, riesce ad essere elegante e quasi bello. Greg immobile per tutta la canzone è geniale!
Tricarico con il coro SiLaSol, lui vestito dalla prima comunione, in turchese, il coro in bianco/rosso/verde.
Non vedovo l'ora che arrivasse sul palco Monica Belluci: mi scappa la pipì. Ehi, ma sei ingrassata anche tu, hai le bracciotte da allevatore di maiali e la pancetta. Senza photoshop siamo tutti umani, eh? Torno in tempo dall'espletamento fisiologico per veder entrare in scena un pimpante Robert De Niro, che più invecchia assomiglia più a Richard Gere. Sembra proprio infastidito di guadagnare il cachet della serata dovendo rispondere alle domande. Che noia, che barba sto marchettone. Ma si canta o no?
Finita! Scendono dalla scala con due nuovi abiti (7-3).
Giusy Ferreri decide di complicarsi la vita al Festival, già non semplice, cantando la sua canzone con Francesco Sarcina delle Vibrazioni. Vestita da sadomaso, accompagnata dall'Uomo Basetta (che non è il nuovo super cattivo nemico di Batman) fa danni a se stessa. Fuori sincrono, voci che non si armonizzano. Sono in tanti che ci tengono a tornare a casa stasera.
Madonia e la delusione Battiato aggregano al gruppo dei siculi la sicula Carmen Consoli. Musica un po' troppo alta rispetto alle parole, ma i due (Madonia Consoli) son bravi, una col basso l'altra con la chitarra. Nosferatu esce dalla bara per chiudere la canzone, come di consueto, con la sua spocchia, il suo iPod, ma senza mini tv a led sugli occhi.
In attesa del prossimo cantante entra un mazzo, finalmente uno bello, di fiori bianchi per Belen e presentano Nathalie e L'Aura. MonBoot e vestito rosa Nathalie si siede al piano contrapposto a quello di una L'Aura in vestito maschile e tette di fuori. Armoniche, brave. Con gli ascolti la canzone guadagna in orecchiabilità.
Come, ma torna davvero De Niro? Ne aveva già le balle piene lui prima e noi ancora di più adesso. Potrebbe essere un buon momento per tagliare le unghie al gatto. Ma perchè perdere la manificente eloquenza della lingua inglese della Canalis. Ely è la dimostrazione di come non basta essere fidanzata con un lingua madre per capire tutto ciò che dice un americano. Alla fine il buon Robert si dimostra simpatico.
Roberto Vecchioni canta con la PFM il suo brano "Chiamami ancora amore". Nuovo arrangiamento. Forse un attacco impreciso. Un tappeto musicale in stile PFM che non si armonizza benissimo con la voce e lo stile di Vecchioni, ma che crea un'esperienza sonora unica. La canzone è più forte di qualsiasi contrattempo grazie al suo testo importante.
23.10. Il vero ospite internazionale i Tac Tac (faranno diagnosi diagnosi). Eleganti come solo gli inglesi sanno essere eseguono "Flood" dall'ultimo album. Con coraggio si esibiscono Live, sempre ad un pelo dalla stecca. Spingono la regia ad azzardare composizioni di inquadrature mai viste finora nelle quattro serate. Fanno la loro bella figura. Con gli anni sono migliorati, ed alla fine dell'esibizione vengono raggiunte delle due gnappe che si mettono "in mezzo a loro". Intervista di rito con risposte brillanti da parte di tutto il gruppo.
Davide Van De Sfroos con Irene Fornaciari, che riesce ad imbucarsi anche in questo Festival: non si rassegna proprio. Comunque una energica canzone che piace al pubblico.
Luca e Paolo fuori concorso cantano una canzone dedicata ai fantastici artisti del circo: il PD. Con colbacco dalla stella rossa cantano una parodia di "Uno su mille" che diventa "Uno tra mille". Son bravi e ben divertente. Da cercare su youtube appena disponibile.
Cambio d'abito 8-3.
Al Bano si accoppia con Michele Placido (senza la barba degli ultimi anni) per la sua "Amanda è libera". Placido narra la prima strofa, Al Bano interviene col ritornello, cambio e di nuovo. Applausi. Ho capito più parole stavolta. Bel testo.
Mancano solo Afònia e i Modà con Francesco Renga, l'ho detto io che diversi cantanti si vogliano affondare da soli invitando gente strana. La solita allegria investe l'ascoltatore poi Afònia lascia il microfono a Renga, che in confronto a lei sembra bravo. Quando cantano tutti e tre insieme Afònia sembra addirittura in playback. Renga si diverte e chiude la canzone con stile.
23.45. Mi aspettavo la conclusione della gara. Stolto. Dimenticavo i quattro giovini che si giocheranno la vittoria di San Remo Giovani 2011.
Si parte con la minorenne Micaela, elegante, "Fuoco e cenere". Era buona ieri sera e lo resta stasera, anche se la voce è un po' imprecisa.
Raphael Gualazzi, il Michele Bubbole di Urbino, canta la sua "Foliia d'amore". Leggere stonate, ma bravo pianista.
Roberto Amadè canta "Come pioggia". Se non sbaglio già non m'era piaciuta e confermo, ma lui è stato bravo.
Serena Abrami, con vestio di pizzo e calze nere spesse, canta "Lontana da tutto". Coinvolgente, piacevole, introspettivamente semplice. La mia preferita dall'inizio e che avrei visto volentieri al posto di alcune dei big.
In attesa del verdetto dei giovani Luca e Paolo chiacchierano davanti ad una scacchiera ed un fiasco di vino, giocando sulla mentalità italiana e l'attualità politica. Poi Belen danza un Bolero intenso.
Uno strano meccanismo stila una classifica provvisoria che vede dal quarto al primo Serena Abrami, Roberto Amadè, Micaela, Raphael Gualazzi. Ma non ha vinto ancora nessuno. Con un meccanismo astruso ed inutile dichiarano vincitore Raphael Gualazzi. Sinceramente una stupidata senza pathos. Comunque complimenti al vincitore della categoria giovani, che si porta a casa anche il premio Mia Martini per la critica. Premiazione alle 00.34.
00.42. Nuovi vestiti e continua la rimonta di Belen 8-4. Silvia porta la busta ed un microfono di emergenza e poi partono le clip dei qualificati alla finale: La Crus, Giusy Ferreri, Davide Van De Sfroos, Madonia, Nathalie, Anna Tatangelo, Modà e Emma, Al Bano, Roberto Vecchioni, Barbarossa e Del Rosario. Uno dei miei favoriti esce dalla gara: Max Pezzali. A lui si aggiunge Tricarico con la sua canzone patriottica. Gli sms falsano molto, ma Pezzali venderà perchè è proprio orecchiabile.
Saluta così la quarta puntata. Tra meno di 21 ore saremo di nuovo qui a San Remo con la finale.
E speriamo che sia una cosa seria.
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