Tex n. 506 , mensile
A sud del Rio Grande
Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Guglielmo Letteri
Copertina: Claudio Villa
Juan Raza ha tradito il suo stesso sangue, o forse vi ha riconosciuto la voce di altre ragioni che non siano quelle dell’assassinio e del furto. Figlio di un leggendario bandolero, e bandito egli stesso, è passato sotto le insegne della Legge, arruolandosi nel corpo dei Rangers del Texas, grazie all’incontro con Tex. Per questo, molti suoi ex compari lo vogliono morto, ma anche tra i nuovi compagni c’è chi diffida di lui. Ladro una volta, ladro per sempre, come si dice… Così, quando il convoglio con l’oro scortato da Raza e un altro ranger viene attaccato e depredato, gli uomini di scorta tutti massacrati eccetto Juan Raza, per molti è facile tirare le somme. Meno male che Tex e Carson non sono disposti a credere a un’aritmetica così elementare…
Ok, il riassunto è quello ufficiale Bonelli. Leggo così sporadicamente Tex che non sarei stato in grado di usare termini corretti per i personaggi che compaiono nell'albo. A prescindere da questo la storia fila via bene. Il lettore occasionale, come me, si inserisce senza problemi nelle vicende dei protagonisti, entra nell'atmosfera del west e vive con pathos l'avventura scritta da Boselli. I disegni di Letteri ricalcano quello che l'inconscio collettivo è lo "stile Tex Willer". Stupisce l'alternanza tra china e matita, nel susseguirsi delle pagine, ma il tutto è fluido e ben reso, L'avventura si svolge prevalentemente di notte e, nonostante la luminosità necessaria per rendere comprensibile il fumetto, la tecnica adoperata dall'artista permette di cogliere i frutti di un buon lavoro.
Un'apparizione di Tex su questo blog, sicuramente una storia che mi fa ricredere sulla difficile leggibilità, per me, del personaggio. Una collana tra le mie non preferite, ma che ogni tanto mi coinvolge.
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