Il giorno della proclamazione a re degli dei di Thor, figlio di Odino, tre giganti di ghiaccio riescono ad irrompere nel palazzo reale. Sono alla ricerca dello Scrigno degli antichi inverni, un'arma potente che secoli addietro Odino aveva loro sottratto per impedirgli di conquistare e sottomettere i Nove Mondi, durante lo scontro finale su Midgard (la Terra). La cerimonia viene interrotta, Thor non viene proclamato successore di Odino, ma la minaccia viene sventata.
Irruente ed arrogante Thor si reca con suo fratello Loki ed un manipoli di amici a cercare spiegazioni e vendetta sulla terra natale dei giganti di ghiaccio, Jotunheim. In un attimo la situazione volge al peggio e, nonostante il potere immenso del dio del tuono e del suo Mjonir, sembra che i giganti abbiano la meglio. Solo l'intervento di Odino mette fine alla battaglia. Ritornati ad Asgard, loro terra natale, Odino esilia Thor sulla Terra, dove manda anche il suo martello.
Thor precipita nel deserto del New Mexico, durante una misteriosa turbolenza studiata da tre scienziati, gli astrofisici Jane Foster e Eric Selvig e la stagista Darcy Lewis. Viene dapprima investito dalla loro vettura e poi portato in ospedale. Quando i tre si accorgono, studiando i dati acquisiti, che Thor potrebbe essere qualcosa di più di un barbone ubriaco nel deserto tornano a prelevarlo dall'ospedale.
Quando poi lo S.H.I.E.L.D. interviene per sequestrare tutti computer, i dati e gli appunti della dottoressa Foster l'importanza di avere spiegazioni da quell'individuo misterioso si fa più pressante. Solo che Thor ha in mente di recuperare il martello, già sotto osservazione dello stesso S.H.I.E.L.D. per riacquistare i poteri che ha perso.
Durante il suo esilio sulla Terra nel suo mondo gli eventi si succedono rapidi. Odino è in fin di vita e Loki prende il potere. Agli amici di Thor Volstagg, Sif, Hogun e Fandral viene vietato dal nuovo re di cercare di aiutare il dio del tuono. Loki tesse una tela studiata per anni per conquistare il potere assoluto, ma non ha fatto i conti con la sagacia del padre morente e le risorse del fratello esiliato.
Ammetto che pensavo di andare a vedere un film che non mi avrebbe stupito. Non conoscevo nulla della mitologia del Thor della Marvel poichè non mi ero mai avvicinato prima di ieri sera al personaggio. Reputavo eccessivo e anacronistico includere un eroe mitologico nordico nella continuity supereoistica americana della casa delle idee. Dico subito che questa mia ultima convinzione non è ancora stata vinta. Il vero motivo per il quale mi sono speso a recarmi al cinema per vedere questo film, rigorosamente in 2D e non rompiamo con la boiata del 3D, è stata la presenza alla regia di Kenneth Branagh. Il regista attore inglese mancava da molto dalle sale cinematografiche. La sua caratteristica era quella di portare sullo schermo i drammi e le commedie shakespeariane in produzioni a non elevato bugdet. Qui gli è stata messa tra le mani una mappata di soldi, un cast importante ed un personaggio marvelliano difficile. Le prime fotografie pubblicate sui siti di settore mi avevano mostrato scenografie plasticose assolutamente irrealistiche e la cosa mi aveva preoccupato. Dando a Kenneth quel che è di Branagh posso solo dire che è riuscito a realizzare uno dei migliori film di supereroi da dieci anni a questa parte. Con i suoi sceneggiatori ha messo in piedi una piece dove, alternando avventure sui tre mondi, ha dato spazio al personaggio di Thor per cresere realisticamente in poco più di due ore di spettacolo. Il cast, con la presenza di due premi Oscar, Natalie Portman e Anthony Hopkins, caratteristi di intenso spessore, un protagonista fisicamente adatto ad incarnare l'eroe, un cattivo credibile, e Stellan Skarsgard è stato diretto al meglio. Forse solo la parte dello stesso Stellan Skarsgard è un poco approfondita, avrà sviluppi nei film futuri? Per quanto riguarda la scelta del protagonista in Chris Hemsworth, che fatico ancora a credere sia lo stesso che ha interpretato il padre di James Kirk nell'ultimo film di Star Trek, credo che sia stata azzeccata. Sullo schermo rende il suo personaggio un bel ragazzone arrogante, ma simpatico. Il Sir fa la sua figura brillante, ormai può permettersi di interpretare di tutto e tutto gli riesce al meglio. Natalie Portman dipinge una ragazza smaniosa di avere successo nel suo lavoro, ma sensibile e determinata.
Gli effetti sonori sono incredibili. Trasmettono la potenza delle armi degli dei e la loro forza. La CGI utilizzata per la creazione di Asgard (che a dir la verità è una via di mezzo tra Eternia di He-Man e le città Bajoriane di Star Trek) ed il mondo dei giganti di ghiaccio (che ricorda la nuova terra creata da Lex Luthor nel finale di Superman Returns) è stata impiegata in modo proficuo. La nota negativa è la poca sensazione di realtà che trasmettevano alcune armi dei guerrieri asgardiani. Lo scudo e la spada di Sif sembravano molto plasticosi e, talvolta, persino il martello di Thor sembrava essere di polistirolo.
Stando ben attenti si notano una notevole quantità di camei. Tre di personaggi "intorno" al personaggio di Thor: Stan Lee, che a questo giro interpreta il guidatore del camioncino che tenta di estrarre Mjolnir dal cratere usando delle catene, J. Michael Straczynski (lo sceneggiatore che ha dato nuova linfa al fumetto di Thor ed autore della storia del film) interpreta il camionista che per primo trova e tenta di estrarre Mjolnir dal cratere, ed Eric Allan Kramer, il primo Thor televisivo apparso nel film TV "La rivincita dell'incredibile Hulk". Un altra apparizione fuori dai crediti è quella di Jeremy Renner, nei panni di Clint Barton, futuro Occhio di Falco, già membro dello S.H.I.E.L.D. reclutato da Nick Fury. Samuel L. Jackson fa la sua apparizione dopo i titoli di coda, per mostrarci un frammento di futuro del mondo Marvel introducendo il Cubo Cosmico.
Considerando il cinema vecchio stile (sala 10 dell'Odeon), con uno schermo da 100 pollici, ottimo sonoro e poltroncine comode le due ore del film sono volate via in fretta (anche avendo saltato la cena). Appassionati e non dei supereroi andate a vederlo. Vale solo la pena anche il trailer ufficiale italiano di Capitan America - Il primo Vendicatore in uscita il 27 di Luglio di quest'anno.
Rigorosamente in 2D che con l'altra versione perdete in luminosità e dettagli.
Titolo originale Thor
Paese Stati Uniti
Anno 2011
Durata 130 min
Genere supereroi, fantastico, azione
Regia Kenneth Branagh
Soggetto J. Michael Straczynski, Mark Protosevich (dai fumetti Marvel Comics)
Sceneggiatura Ashley Miller, Zack Stentz, Don Payne
Produttore Kevin Feige
Produttore esecutivo Stan Lee
Casa di produzione Marvel Studios
Distribuzione (Italia) Universal Pictures
Interpreti e personaggi
Chris Hemsworth: Thor
Natalie Portman: Jane Foster
Tom Hiddleston: Loki
Anthony Hopkins: Odino
Stellan Skarsgard: Professor Eric Selvig
Kat Dennings: Darcy Lewis
Clark Gregg: Agente Phil Coulson
Colm Feore: Laufey
Ray Stevenson: Volstagg
Idris Elba: Heimdall
Jaimie Alexander: Sif
Tadanobu Asano: Hogun
Joshua Dallas: Fandral
Rene Russo: Frigga
Jeremy Renner: Clint Barton
Samuel L. Jackson: Nick Fury
Doppiatori italiani
Massimiliano Manfredi: Thor
Valentina Mari: Jane Foster
David Chevalier: Loki
Dario Penne: Odino
Ambrogio Colombo: Professor Eric Selvig
Alessia Amendola: Darcy Lewis
Pasquale Anselmo: Agente Phil Coulson
Franco Mannella: Laufey
Roberto Draghetti: Volstagg
Alberto Angrisano: Heimdall
Stella Musy: Sif
Alberto Bognanni: Hogun
Andrea Mete: Fandral
Emanuela Rossi: Frigga
Christian Iansante: Clint Barton
Paolo Buglioni: Nick Fury
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