L'esercito americano è alle prese con la Seconda Guerra Mondiale. Sul fronte europeo le cose non vanno proprio per il meglio. In patria il reclutamento è necessario e costante. Tra le truppe trova posto ogni genere di persone, ma non Steve Rogers di Brooklyn. Ha grandi ideali, grande forza morale, ma non le attitudini fisiche. Leggermente rachitico, con problemi cardiaci e polmonari non è l'uomo che l'esercito cerca. Nonostante i suoi cinque, illegali, tentativi di essere arruolato la dichiarazione di non idoneità è l'unica risposta che riceve. L'ultimo tentativo lo fa alla fiera della scienza di Howard Stark. Qui, notato dal dott. Erskine, viene introdotto in un programma speciale atto a creare il Supersoldato. Attraverso l'iniezione di sostanze chimiche, studiate e calibrate, nel progetto si punta al potenziamento del fisico e delle caratteristiche psicologiche del soggetto. L'esperimento riesce, ma Steve rimarrà per sempre l'unico vero supersoldato. L'esercito non capisce la potenzialità dell'uomo nuovo che ha di fronte e impiega il ragazzo solo per spettacoli teatrali in giro per l'America prima e dell'Europa in seguito. Trovatosi al fronte per uno spettacolo al battaglione presso il quale presta servizio un suo vecchio amico, James "Bucky" Barnes, scopre che è disperso in missione.
Sapendo di poter fare molto di più che semplici recite, con il costume di Capitan America in dosso, si lancia al salvataggio del suo amico. Una missione suicida dalla quale però esce vincitore. Non prima, però, di aver affrontato la sua nemesi futura: il Teschio Rosso. Gerarca nazista prima, capo supremo dell'Hydra poi. Il suo scopo è quello di dominare il mondo grazie all'energia del Cubo Cosmico, perso da Odino, sconfiggendo sia l'America che i nazisti di Hitler che l'hanno finanziato sin'ora.
Con uomini fidati al suo fianco iniziano le missioni di Capitan America per distruggere le fabbriche di armi Hydra in giro per l'Europa, prima che Teschio Rosso porti la guerra sul suolo americano.
E' in questo contesto che Capitan America perde la vita. Per impedire al suo avversario di scagliare bombe altamente distruttive sulle principali città degli Stati Uniti lotta con il Teschio e, sconfittolo, riesce a deviare la rotta dell'aereo sul qual viaggiavano al polo nord. Qui, per impedire la deflagrazione, si schianta nei ghiacci. Capitan America, Steve Rogers, è disperso in azione. Nessuno lo cercherà, convinti della sua morte.
Ai giorni nostri, però, l'eliveivolo viene ritrovato ed al suo interno il corpo ibernato dell'eroe.
Risvegliatosi, a confronto con Nick Fury, vaglierà la proposta del capo dello S.H.I.E.L.D. di entrare in una formazione di élite di supereroi: i Vendicatori.
Da quando hanno iniziato seriamente a produrre film di questo genere sto aspettando una pellicola degna di Capitan America. Al cinema sono andato con grandi aspettative. La partenza è stata positiva: ho trovato i biglietti per il 2D in un cinema comodo, certo sala 6, ma sempre meglio del 3D.
La storia in se è semplice, ma articolata. Un tipico film circolare che parte dal finale e con un lungo flashback ti fa capire come ci siamo arrivati, per poi proseguire poco dopo in previsione dei seguiti.
Io sono un amante, ma non estremo cultore e conoscitore dei fumetti Marvel, quindi conosco solo le ultime storie degli eroi della casa delle idee. Detto questo.
Il film mi è piaciuto molto, ho trovato che sia durato persino poco. Fosse andato avanti altre due ore, con lo stesso ritmo, la stessa intensità, l'avrei assorbito senza problemi. Ben articolato, con colpi di scena, che in sala hanno sortito l'effetto sperato, un ritmo coinvolgente ed un cast di alto livello. La serietà professionale di attori come Tommy Lee Jones, Hugo Weaving, ma soprattutto il carismatico ed intenso Stanley Tucci. Il protagonista Chris Evans si rivela abbastanza credibili nei panni di un giovane Steve Rogers, ancora impulsivo e non conscio del suo destino, che è leggermente diverso dall'eroe maturo del quale si legge negli albi a fumetti.
Nella lunga e complessa avventura raccontata si innestano molti spunti per altre storie. A partire dal Cubo Cosmico, già visto dopo i titoli di coda di Thor, a Bucky, al prelievo di sangue fatto a Steve, alla scomparsa del Teschio Rosso, la presenza di Dum Dum Dugan e Arnim Zola ed ad altri piccoli dettagli disseminati nei 125 minuti di pellicola.
Effetti speciali adatti allo scopo, niente di eccessivamente enfatizzato, il make up di Hugo Weaving azzeccato in ogni inquadratura, ambientazione ben ricostruita e basi segrete dell'Hydra enormi rendono l'atmosfera sempre credibile.
La regia di Joe Johnston, solo al suo 11 film dopo Jumanji, Wolfman, Rocketer, si rivela puntale, fluida e precisa.
Le musiche e la colonna sonora ricostruiscono un'epoca passata da 70 in modo credibile.
Forse l'unico difetto, voluto o no, è che non trasmette quel senso di unità, "bandiera", che si è consolidato nel personaggio dei fumetti in questi anni, sopratutto dopo la sua morte alla conclusione della Civil War.
Forse non il migliore dei film di genere, ma ci va molto vicino. Personalmente, per via del valore effettivo al personaggio, l'ho trovato ottimo e lo rivedrei, da subito, almeno un altro paio di volta (peccato che si debba pagare per farlo).
Da vedere subito. Subito ho detto! Che fate ancora qui?
Titolo originale Captain America: The First Avenger
Paese USA
Anno 2011
Durata 124 min
Genere supereroi
Regia Joe Johnston
Soggetto dai fumetti Marvel Comics
Sceneggiatura Christopher Markus, Stephen McFeely
Produttore Kevin Feige
Produttore esecutivo Louis D'Esposito, Joe Johnston, Stan Lee,
Casa di produzione Marvel Studios
Distribuzione (Italia) Universal Pictures
Fotografia Shelly Johnson
Montaggio Michael McCusker, Robert Dalva, Jeffrey Ford
Musiche Alan Silvestri
Scenografia Rick Heinrichs
Costumi Jeffrey Kurland
Interpreti e personaggi
Chris Evans: Steve Rogers/Captain America
Hugo Weaving: Johann Schmidt/Teschio Rosso
Hayley Atwell: Peggy Carter
Tommy Lee Jones: Chester Phillips
Stanley Tucci: Abraham Erskine
Sebastian Stan: James "Bucky" Barnes
Dominic Cooper: Howard Stark
Toby Jones: Arnim Zola
Neal McDonough: Dum Dum Dugan
Derek Luke: Gabe Jones
Kenneth Choi: Jim Morita
Bruno Ricci: Jacques Dernier
Samuel L. Jackson: Nick Fury
Doppiatori italiani
Marco Vivio: Steve Rogers/Capitan America
Ilaria Latini: Peggy Carter
Carlo Cosolo: Johann Schmidt/Teschio Rosso
Emiliano Coltorti: James "Bucky" Barnes
Marco Guadagno: Arnim Zola
Saverio Moriones: Chester Phillips
Luca Biagini: Abraham Erskine
Paolo Buglioni: Nick Fury
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