Seconda Guerra Mondiale. I nazisti conducono esperimenti per migliorare la razza attraverso le mutazioni del genoma umano. Tadzio De Santis, un bambino italiano, viene selezionato per essere sottoposto all'esperimento definitivo. Viene creato un mostro dotato di particolari capacità chiamato il Teschio Rosso. Nell'equipe di scienziati che si occupano di questo esperimento fa parte anche una ricercatrice che si oppone alla sperimentazione su umani Vistasi a rischio decide di trasferirsi negli USA ed aderire allo sviluppo di un programma segreto: la creazione di un supersoldato. Steve Rogers si sottopone al trattamento che lo potenzia, ma resterà per sempre l'unico della sua stirpe. Nasce Capitan America, colui che diventerà un'icona ed una bandiera per gli Stati Uniti in guerra. La missione più difficile che gli viene affidata è proprio quella di sconfiggere il Teschio Rosso. Sarà il suo grande fallimento. Entrato nel covo del criminale di guerra verrà scoperto, sconfitto e legato ad un missile diretto a distruggere la Casa Bianca. All'ultimo riesce ad evitare il peggio ed a deviare la traiettoria fino in Alaska, dove il missile esplode imprigionandolo nel ghiaccio.
Dopo 50 anni il corpo di Capitan America viene ritrovato da un gruppo di esploratori. Scongelato e riportato in vita in un'epoca non sua si troverà ad affrontare ancora il suo acerrimo nemico, il Teschio Rosso, che sta organizzando, proprio dall'Italia, il rapimento del Presidente degli Stati Uniti.
A poche ore dall'uscita nei cinema del film Capitan America - Il primo Vendicatore mi è sembrato giusto rispolverare, dalla videoteca, questo capolavoro. Capolavoro dei B-Movie. Girato nel 1990 dal buon Albert Pyun, con un budget ridottissimo, senza effetti speciali di sorta, ha riscosso uno scarso successo tra pubblico e critica. Anche se l'impegno profuso da Pyun dietro la macchina da presa Matt Salinger, Capitan America/Steve Rogers, Scott Paulin, Teschio Rosso/Tadzio de Santis, e Francesca Neri, nei panni della figlia di quest'ultimo Valentina, bisogna dire che è un'opera dimenticabile. La critica non toglie che per anni (21) è stato l'unico film che ha portato sul grande schermo Cap, nonostante tutto. Lo stile si colloca a metà strada tra un episodio di Hulk degli anni '70 del secolo scorso ed un film di medio livello, e ciò non devolve a suo favore.
Io sostengo che, nonostante tutti i difetti, sia un film da vedere. Male non fa e, sopratutto, permette allo spettatore di passare un discreto minutaggio senza pensieri.
Da segnalare, lo scopro solo ora, che da poche settimane è disponibile, in Blu Ray, la versione director's cut di questo capolavoro. Estende da 97 a 127 la durata dell'opera e, magari, è meno parodistico di quel che può sembrare.
Titolo originale Captain America
Lingua originale inglese
Paese USA, Jugoslavia
Anno 1990
Durata 97 min, 124 min (director's cut)
Genere azione, supereroi
Regia Albert Pyun
Soggetto fumetto della Marvel Comics creato da Joe Simon e Jack Kirby
Sceneggiatura Stephen Tolkin
Produttore Menahem Golan, Tom Karnowski
Produttore esecutivo Stan Lee, Joseph Calamari
Casa di produzione 21st Century Film Corporation, Jadran Film, Marvel Enterprises
Fotografia Philip Alan Waters
Montaggio Jon Poll
Effetti speciali Wes C. Caefer, Clive R. Kay, Larry Odien
Musiche Barry Goldberg
Scenografia Douglas H. Leonard
Costumi Heidi Kaczenski
Trucco Greg Cannom, Shaun Smith
Interpreti e personaggi
Matt Salinger: Capitan America/Steve Rogers
Ronny Cox: Presidente Tom Kimball
Scott Paulin: Teschio Rosso/Tadzio de Santis
Ned Beatty: Sam Kolawetz
Darren McGavin: Generale Fleming
Michael Nouri: Tenente Colonnello Louis
Kim Gillingham: Bernice Stewart/Sharon
Melinda Dillon: Mrs. Rogers
Bill Mumy: Generale Fleming da giovane
Francesca Neri: Valentina de Santis
Carla Cassola: Maria Vaselli
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