venerdì 22 luglio 2011

Rose Madder

Rose Madder
Titolo originale Rose Madder
Autore Stephen King
1ª ed. originale 1995
Genere romanzo horror
Lingua originale Inglese

Rose è sposata con Norman Daniels, poliziotto, da 15 anni. Da 15 anni subisce violenze fisiche di ogni tipo, senza ragione e senza speranza di poter reagire e sopravvivere. Mentre rassetta casa, una casa dalla quale non può uscire senza una ragione precisa e programmata, si accorge di una piccola, insignificante, macchia di sangue sotto il cuscino, dal suo lato del letto. Le scatta qualcosa dentro. Prende la carta di credito, del conto comune suo e di Norman, e scappa. Scappa lontana, tanto lontana da rimanere introvabile per quasi un anno. Spaventata e scossa, nella nuova città, viene aiutata dall'associazione Figlie e Sorelle, donne che aiutano donne nella stessa situazione di Rose, a trovare prima un lavoro e poi un appartamento dove vivere. Lo stesso qualche soldo in più non guasta. Decide, così, di vendere l'anello di fidanzamento ed entra in un negozio di pegni. L'anello non vale molto, ma le riesce di scambiarlo con un quadro che la colpisce nel profondo. Un quadro chiamato Rose Madder. Una notte sognerà di entrare in quel quadro ed aiutare la donna che vi è raffigurata in una missione pericolosa, ottenendo la sua gratitudine. Quando Norman la troverà, e la troverà, la donna del quadro ricambierà il favore.

Leggendo ravvicinati diversi romanzi di King si capisce come, un minimo, cerchi di dare coerenza all'universo che sta creando. In questo romanzo troviamo accenni a Susan Day, personaggio di Insomnia, a Cynthia Smith, che ricompare ne I Vendicatori e Desperation, alla Misery dei romanzi di Paul Sheldon, di Misery non deve morire, insomma un bel po' di carne al fuoco. Di per se il romanzo ricorda un misto tra, il già citato, Insomnia, per la parte fantasiosa, e Dolores Claiborne, per quanto riguarda le scene di vita quotidiana. Una narrazione che fila, anche se al termine della lettura si ha la sensazione che qualcosa sia rimasto in sospesa, e che appassiona. Forse in alcuni punti eccessivamente, ed inutilmente, prolisso, tanto da spingere a saltare paragrafi essendo sicuri di non perdersi alcunché.
L'idea del quadro come veicolo magico, di vendetta, di rifugio è ben descritta. Le fasi di scoperta dell'arcano da parte di Rosie permettono al curioso appetito del lettore di appassionarsi alle vicende della donna. L'evoluzione del personaggio è lenta, ma certa. Da una donna spaventata e dimessa, diviene sicura e sensualmente erotica (sopratutto nell'astrazione dalla realtà).

Un romanzo che con qualche pagina in meno sarebbe stato migliore, ma che si fa leggere senza ritrosia.

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