martedì 12 luglio 2011

Dark Reign - Zero A

Dark Reign #0A

Norman Osborn, ormai uomo di punta del Governo americano dopo aver ucciso la regina Skrull, convoca i più grandi criminali del mondo attorno ad un tavolo per accordarsi con loro. Osborn, Namor, Emma Frost, Hood, Loki, Destino e Osborn: la Cabala è così riunita.
Un grande testo, con ottima dialettica , scritto da uno dei mie autori preferiti della recente produzione Marvel: Brian Micheal Bendis. Peccato che il tutto sia graficamente realizzato da un incompetente che si crede virtuoso: Alex Maleev. Namor sembra un barbone ubriaco che non conosce l'acqua per lavarsi e vive in un cassonetto nel centro di Napoli, Emma Frost ha due espressioni, brutte, Loki sempre Luxuria dopo l'isola dei famosi, Osborn non ha per due vignette di seguito gli stessi lineamenti. Un delirio dello schifo. Leggibile solo grazie ai testi, per il resto da dimenticare.

Occhio di Falco e Mimo sono ritornati dalla morte da poco. Lui dopo gli eventi di House of M lei dopo la fine della Secret Invasion. Lui è felice di essere di nuovo in attività, lei è tornata in un mondo che non riconosce ancora spaventata dopo quello che le è successo.
David Lopez disegna in modo semplice e gustoso una storia lineare e psicologica di Jim McCann. Tutto piacevole, ma non fondamentale.

Jim Rohdes, alias War Machine, durante l'invasione skrull, è stato incaricato da Iron Man durante di proteggere il pianeta. Per non deludere l'amico, ormai decaduto, dal satellite in cui abita si trasforma in un baluardo per la Terra. Anche una violenta ed illegale transazione commerciale tra gli Inuit ed un mercenario senza scrupoli non sfugge al suo occhio elettronico.
Un buon racconto di Greg Pak e gli azzeccati di Leonardo Manco mi mettono a conoscenza della situazione di un personaggio secondario della Marvel, che ho imparato a conoscere con i film di Iron Man. Da questa storia si capisce che ci vorrebbe una sfoltita tra le centinaia di eroi creati in 70 anni di storia.

Nick Fury non sta con le mani in mano. La situazione peggiora e lui si mette di nuovo in gioco a capo di un nuovo gruppo di eroi. Prendendo spunto dal discorso pronunciato da Capitan America durante lo sbraco in Normandia ne raccoglie l'eredità e motiva la sua nuova squadra,
Stefano Caselli, italiano di Italia, è ai disegni di una storia dal tono epico ed evocativo in cui viene richiesta la presenza di due icone dell'universo Marvel come Fury e Steve Rogers. I testi di Bendis e Jonathan Hickman sono, come sempre, di alto livello nonostante la storia sia di per se abbastanza inutile.

Albo presentato con doppia copertina, una per le edicole ed una per le fumetterie, di inutile spessore. Getta qualche base giusto per indirizzare il lettore su quali serie seguire durante il Dark Reign, ma niente di più.

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