mercoledì 21 maggio 2014

Spider-Man - Spider-Island

SPIDER-MAN: SPIDER-ISLAND
Supereroi -  Il Mito Uscita 25
Testi: Dan Slott
Disegni: Humberto Ramos, Stefano Caselli. 

L'uomo ragno, nonostante la perdita del senso del ragno, sta vivendo un momento folgorante. La gente gli vuole bene, apprezza quello che fa, ha una nuova ragazza, Carlie, sua zia si sta per trasferire a Boston, MJ è un buona amica, Shang-Chi lo aiuta a sviluppare le sue doti di combattimento per sopperire alla mancanza del suo potere.
Quello di cui lui non è a conoscenza, ma Madame Webb sì, è che qualcuno sta tramando alle sue spalle per renderlo più comune di quanto creda. Lo Sciacallo, per un misterioso committente,, ha alterato geneticamente alcuni insetti ed a sparso un virus per Manhattan. Le conseguenze? I residenti dell'isola americana si stanno trasformando a poco a poco in uomini ragno. Bello, no? Beh, se fosse tutto lì sì, ma la trasformazione ha anche lati negativi.
Sarà compito di Speedy cercare di fermare i piani del folle scienziato e provare a riportare l'ordine a New York. Essenziale sarà, comunque, il lavoro di squadra: special guest Mr. Fantastic, Venom, Anti-Venom ed un particolare Capitan America.

Avevo iniziato ad acquistare la saga durante la sua pubblicazione sugli albi mensili dedicati allo Stupefacente Uomo Ragno, ma poi mi fermato per via di qualche dubbio che mi era venuto. Avevo deciso, comunque, che l'avrei acquista in un eventuale volume unico pubblicato a basso costo (iniziativa della Gazzetta dello Sport? Ci speravo). Nel frattempo ho iniziato a leggere le avventure del nuovo Superior Spiderman, che traggono origini proprio da questa saga, ed ecco che Panini e Gazzetta dello Sport mi propongono la storia a prezzo vantaggioso. Si compra.
Come primo vorrei far notare che sotto il profilo realizzativo questo è uno dei volumi di più scarsa qualità che mi sono capitati tra le mani. Nel bel mezzo della storia si riscontra la presenza, per lo meno nel mio volume, ma non penso che sia l'unico, di pagine stampate fuori registro. Un fastidioso effetto stereoscopico che rovina i disegni, belli e luminosi, di Humberto Ramos e spezza la narrazione. Il volume, di per sè, è ricco, ma manca di qualcosa. In effetti durante la narrazione di Dan Slott si incontrano personaggi provenienti da altre serie, che subiscono gli effetti del virus dello Sciacallo, ma le interazioni con i protagonisti non vengono ben spiegate e durante la lettura si ha la sensazione che manchi qualcosa. Se per le vicende dell'Anti-Venom e di Venom i collegamenti sono facili, sono le conseguenze che Spider-Island ha su Capitan America a destare confusione. Chi avrebbe detto che al Cap era successa quella cosa? Chi avrebbe detto che era lui, fino a quando non è stato esplicitato in un dialogo trenta o quaranta pagine dopo? Questi sono i problemi con la lettura dei fumetti americani e con una coesione vaga in alcuni momenti. Visto l'antologico si poteva, però, realizzare un lavoro migliore ed aggiungere qualche pagina dalle altre collane colonizzate dai ragni ed essere più esaustivi.
Entrando nella storia vera e propria. Dan Slott è un grande conoscitore del Ragno e della sua storia. Oltre a questo è un grande pianificatore e sa gestire il flusso narrativo che vuol far arrivare al lettore. Spider-Island è un grande blockbuster del fumetto: ragni da tutte le parti, guest stars a iosa, personaggi secondari ai quali viene dato ampio risalto, colpi di scena e richiami al mito classico e ultra classico (la saga del clone è solo il più in vista e banale ammiccamento). Manca, però, di qualcosa. E' intrigante, snella, ma a tratti ripetitiva ed un poco noiosa. Leggibile e bella, per carità, ma con qualche calo di tensione di troppo.
Humberto Ramos. E' bravo, niente da dire. Leggere duecento e passa pagine con il suo stile di disegno, però, è pesante. Saranno i colori sgargianti, sarà il tratto, a volte, troppo squadrato, ma reggerlo per così lungo tempo non è semplice. Resta un assoluto, ma anche dell'aragosta ci si stanca se la si mangia troppo di frequente. Gli intermezzi di Caselli sono apprezzabili e l'Italia deve essere orgogliosa di un disegnatore del suo Paese che è una colonna di una delle serie a fumetti più vendute nel mondo.

E' da leggere, con parsimonia, ma è da leggere.

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